Lorenzo: "Sono il ducatista più veloce ad Austin, ma fatichiamo"
Il maiorchino è contento del settimo tempo nelle Libere 2 davanti ad Andrea Dovizioso, ma la sua Rossa è nervosa e soffre la mancanza di grip e i bump dell'asfalto della pista texana.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Jorge Lorenzo si è tolto la soddisfazione di chiudere il venerdì di prove libere ad Austin - sede della terza gara del Motomondiale 2018 - da miglior pilota Ducati in classifica grazie al settimo tempo ottenuto proprio davanti al suo compagno di squadra e vice leader del Mondiale Piloti 2018 Andrea Dovizioso.
"E' stata una giornata particolare. L'asfalto di Austin non è molto buono in termini di aderenza e penso che quest'anno sia addirittura peggiorato. E' più difficile fare i tempi. Tutti sono andati più lenti e non hanno migliorato nemmeno i bump. E' stato difficile avere un buon ritmo sulla moto", ha detto il maiorchino al termine della prima giornata di libere.
Jorge è contento di quanto ottenuto nelle prime libere, specialmente per aver centrato la Top 10. Il meteo potrebbe essere poco clemente nel corso delle Libere 3, per cui la sua posizione può essere decisiva in virtù della qualificazione diretta alla Q2 che definirà le prime 4 file dello schieramento del Gran Premio delle Americhe.
"Per quanto riguarda la posizione odierna è andata abbastanza bene. Quarto alla mattina e settimo al pomeriggio. Alla fine sono riuscito ad andare veloce, ma nel primo settore ho trovato Nakagami che era caduto e ho dovuto togliere il gas. E' stato importante finire nella Top 10 perché nelle Libere 3 potremmo trovare pioggia ed è fondamentale averlo fatto perché con l'acqua questa pista ha molto meno grip".
Così come Andrea Dovizioso, anche Lorenzo ha afferma di non avvertire troppa differenza tra le gomme portate in Texas dalla Michelin. Ma fa anche una distinzione interessante che, per la sua gara, potrebbe rivelarsi un buon compromesso.
"Non c'è molta differenza tra le gomme portate dalla Michelin, ma con l'anteriore morbida mi sento più a mio agio. Spero proprio che si riesca a usarla in gara e che possa permettermi di finire la gara, perché riesco a ottenere tempi più validi con quella soluzione".
Lo spagnolo, però, non si fa illusioni. Sa bene che Austin non è certo una delle piste in cui la Ducati si esprime al meglio. Anzi, è una di quelle in cui può palesare le maggiori difficoltà della stagione.
"Questa è una pista complicata per la Ducati. La Honda è più agile e la Yamaha non va male. Per il momento la migliore Ducati è la mia. Ma sapevamo che qui avremmo sofferto. La Desmosedici è diversa da quella dello scorso anno, ma purtroppo non è che cambiando tutto si possa andare necessariamente meglio. La moto si muove molto, è nervosa, soprattutto con i bump ma va meglio in curva e ha più potenziale".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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