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Lorenzo: "Per molti ora la Ducati è la miglior moto in griglia: era impensabile quando sono arrivato"

Domenica, dopo la gara di Valencia, Jorge Lorenzo smetterà di indossare la tuta rossa e chiuderà la sua avventura con la Ducati, prima di passare sulla Honda a partire dai test di martedì.

Jorge Lorenzo, Ducati Team, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Jorge Lorenzo, Ducati Team, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Ducati Team
Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Ducati Team, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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Jorge Lorenzo, Ducati Team, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
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"E' finita, non si torna indietro. C'è una parte di me che si sente dispiaciuta. Abbiamo creato un legame molto forte con la mia squadra. Dovizioso non lo conosco così tanto, ma il mio è un gruppo di persone fantastiche e mi sono divertito molto a lavorare con loro. Abbiamo ottenuto meno di quello che avremmo potuto, ma abbiamo vissuto anche dei grandi momento" ha riassunto il maiorchino.

Lorenzo è reduce da un calvario di infortunio, che gli hanno impedito di prendere parte ad una singola gara negli ultimi mesi, dopo la caduta alla prima curva ad Aragon.

"Sto meglio, l'infortunio ha avuto un'evoluzione molto favorevole negli ultimi giorni. Voglio correre qui e fare il mio regalo alla squadra, che è quello di giocarci la gara".

Dopo la gara di domenica, Lorenzo vivrà una transizione di sole 24 ore prima di diventare un pilota della squadra ufficiale Honda. Un cambiamento brutale, quindi gli è stato chiesto quanto sia impaziente di salire sulla RC213V martedì.

"No, voglio assaporarmi e godermi questo ultimo weekend con la Ducati. Io sono uno che vive nel presente. Martedì al momento non è nella mia testa neanche all'1%. Quando arriverà quel giorno, allora arriverà al 100%".

Il primo anno di Jorge con la Ducati è stato negativo, perché non si è adattato alla moto e non ha potuto brillare. Quest'anno purtroppo, gli infortuni sono arrivati proprio nel momento migliore.

"Preferisco ricordare le vittorie, quella al Mugello è stata spettacolare. Vincere in Italia con la Ducati: si può fare di più solo sei italiano. Ci sono poche vittorie così speciali. Anche ripetersi a Barcellona è stato incredibile, così come battere Marquez in Austria, soprattutto per il modo in cui siamo riusciti a vincere".

"Sono stato anche coinvolto, in misura maggiore o minore, sul fatto che oggi la GP18 è considerata da molti la miglior moto sulla griglia. Qualcosa che sembrava impensabile quando sono arrivato e ora è così. Questo matrimonio è stato fruttoso per entrambe le parti, perché ora anche la Ducati conosce altri modi per realizzare una moto più completa. Ma anche io ho imparato da loro e sono un pilota più completo".

Infine, Lorenzo ha avvertito che comunque non sarà facile fare una grande gara a Valencia.

"E' da sei gare che non riesco a finirne una. Non ho il ritmo gara e non ho potuto allenarmi molto in moto o fisicamente. Ma potrebbe andare peggio. Valencia mi piace, la nostra moto sul bagnato va bene, quindi la pioggia potrebbe essere un elemento positivo per noi".

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