Lorenzo: "Non sono io che devo convincere Stoner"
Jorge Lorenzo continua ad essere convinto che avere i suggerimenti di Casey Stoner possano essergli di grande aiuto, ma riconosce che l'autorità per convincerlo ad aumentare la sua partecipazione sui campi di gara spetta alla Ducati.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Nei due giorni in cui hanno potuto lavorare fianco a fianco, nei test che si sono svolti a Valencia subito dopo la conclusione del Mondiale, Stoner è rimasto parecchio accanto al maiorchino, con il quale ha scambiato diverse opinioni sulla Desmosedici.
Nel corso di questo 2016, Stoner ha combinato il suo lavoro tra quello di collaudatore, prendendo parte a tre test, e quello di ambasciatore della Ducati.
Guardando avanti al 2017, la Casa di Borgo Panigale si è posta l'obiettivo di lottare per il titolo, dando questa come chiave dell'arrivo in squadra di Lorenzo.
Nei nove anni in cui ha corso in MotoGP, tuttavia, lo spagnolo ha guidato solamente la Yamaha, una moto che non ha nulla a che fare con il suo nuovo prototipo.
Stoner, che è l'unico ad essere riuscito a conquistare il Mondiale con la Ducati (nel 2007), potrebbe contribuire a rendere più agevole la transizione di Jorge, che ha già ribadito più volte alla sua nuova squadra che gradirebbe lavorare a stretto contatto con l'australiano.
In Ducati, nel frattempo, riconoscono che Stoner debba valutare se vuole allargare il suo ruolo ed essere più coinvolto nel progetto. Circostanza che lo obbligherebbe ad essere più presente sui campi di gara e quindi in Europa.
"Non sono io che devo convincere Casey. Ho detto che penso che per me sarebbe una buona opzione se lui andasse a vedere come ci comportiamo in pista e mi desse dei consigli" ha spiegato Lorenzo a Motorsport.com.
"Casey ha un carattere forte, molto particolare. Condividevo la maggior parte delle sue idee, ma su alcune no. Siamo diversi, forse lui ha ragione e mi potrebbe far cambiare idea" ha aggiunto il #99, che sarà presentato con la sua nuova squadra il 20 gennaio nella sede di Borgo Panigale.
"Io sono di mentalità aperta. Mi piace ascoltare e poi traggo le mie conclusioni, decidendo se applicare un consiglio o meno. Stoner ha un grande talento, inoltre si spiega molto bene. Se è possibile sfruttarlo, perché no?" ha concluso Jorge.
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