Lorenzo: "Non ho fatto pressione ai tecnici per seguirmi in Ducati"
Jorge ha spiegato che alla fine lo seguirà solo il meccanico storico Juanito perché i suoi sono legati alla Yamaha, inoltre la Ducati non voleva fare licenziamenti, anche in virtù della particolarità della moto e del metodo di lavoro.
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Nella giornata di ieri, Motorsport.com ha rivelato che Jorge Lorenzo l'anno prossimo approderà alla Ducati con un solo membro della squadra attuale, il suo meccanico storico Juan Llansá.
Dunque, il maiorchino non avrà accanto a sé il capotecnico che lo ha seguito negli anni dei suoi trionfi in Yamaha, lo spagnolo Ramon Forcada, che ha deciso di rimanere nella squadra ufficiale della Casa di Iwata, per iniziare un nuovo percorso insieme a Maverick Vinales.
Ieri, alla conclusione dei test collettivi di Barcellona, il campione del mondo in carica ha spiegato quali sono stati i motivi che hanno reso complicato il cambio di casacca dei suoi, ma soprattutto ha rivelato di non aver voluto mettere pressione addosso a nessuno.
"Ho provato a tenere più persone possibile della mia attuale squadra, ma non è stato possibile. La Ducati, data la complessità della moto ed il loro metodo di lavoro, e perché non vuole licenziare personale, vuole tenere il maggior numero di tecnici possibili" ha detto Jorge.
"Ho chiesto alla mia squadra chi voleva venire con me, ma non ho voluto mettere pressione a nessuno, perché so che la Yamaha è un ottimo posto per lavorare, gli offre un sacco di benefici e si sentono a loro agio. Passo dopo passo stiamo costruendo una squadra, i pezzi stanno iniziando ad andare al loro posto ed avrò Juanito (Llansá, ndr) con me come sempre" ha aggiunto.
Tuttavia, Lorenzo non sembra troppo preoccupato all'idea di non poter seguire le mode del momento, che vogliono quasi tutti i piloti della MotoGP vogliosi di cambiare casacca sempre insieme ai loro tecnici.
"Ci sono piloti che, dopo che Rossi ha impostato questa tendenza, vogliono sempre portarsi il loro team con loro. A volte si tende a pensare che le persone con cui lavori siano le migliori nel paddock" ha proseguito lo spagnolo.
"Questo è positivo dal lato della fiducia, ma bisogna considerare che a volte il tuo team può non essere il migliore. Sono sicuro che la mia squadra il prossimo anno sarà molto competitiva ed esperta" ha concluso.
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