Lorenzo: "Non credo che il campionato sia finito"
Nonostante l'ennesima gara da dimenticare sul bagnato al Sachsenring, chiusa al 15esimo posto, ed un distacco di ben 48 punti nei confronti di Marc Marquez, il pilota della Yamaha è convinto di poter dare ancora una svolta al suo 2016.
Foto di: Yamaha MotoGP
Jorge Lorenzo non ha mai amato più di tanto la pioggia, ma ora il suo rapporto con l'asfalto bagnato è arrivato davvero ai minimi storici. Dopo Assen, anche al Sachsenring si è ritrovato a battagliare nelle posizioni di rincalzo, senza neppure potersi avvicinare al ritmo dei migliori.
Alla fine quindi il maiorchino della Yamaha ha chiuso solamente in 15esima posizione un GP di Germania iniziato con la pioggia e concluso con la pista che andava via via asciugando. Un risultato che sommato alla vittoria di Marc Marquez ha fatto crescere a 48 punti il suo distacco in classifica nei confronti del pilota della Honda.
Nonostante il momento davvero nero, Jorge però non si arrende: "Non credo che il campionato sia finito, mancano nove gare, sono a meno di 50 punti e possono succedere ancora tante cose. Inoltre con la nuova elettronica e le nuove gomme, ci sono molti più errori del solito. Dobbiamo continuare ad avere fede, ma soprattutto pensare su cosa si può lavorare per essere più competitivi".
Anche oggi, nonostante una gomma anteriore da bagnato più morbida portata dalla Michelin, il problema è stato simile a quello di Assen per lui: "Non mi aspettavo di trovare tante difficoltà per essere competitivo con le Michelin in circostanze anomale e sto avendo parecchi problemi. Soprattutto non trovo il feeling con la ruota anteriore per avere fiducia e perdo molto tempo".
La gara non era iniziata troppo male, ma quando le traiettorie hanno iniziato ad asciugarsi c'è stato un tracollo: "Rispetto al warm-up sono stato più competitivo all'inizio della gara, non perdevo tre o quattro secondi al giro, ma solo un secondo e mezzo rispetto ai più veloci. Ma quando la pista ha iniziato ad asciugarsi ho perso il feeling con le gomme".
Quando poi gli è stato chiesto come mai abbia ritardato tanto il cambio moto, ha spiegato: "Stavo lottando per il 13esimo posto e ho visto che alcuni piloti sono rientrati, quindi sono risalito ottavo. In passato ho sbagliato ignorando i consigli del muretto, quindi ho deciso di aspettare la loro chiamata per rientrare e l'ho fatto. Poi sono passato sulle intermedie, ma era troppo tardi.
Ma secondo lui la Yamaha deve prepararsi meglio quando ci sono da affrontare delle gare di questo tipo: "Prima della gara non pensavo che la pista si potesse asciugare e che si potesse passare ad una moto da asciutto. Non abbiamo fatto un briefing prima della gara per analizzare tutta questa situazione, ma da questo dobbiamo trarre una lezione per preparare al meglio le gare di questo tipo".
E anche Jorge vuole metterci del suo, perché è pronto ad allenarsi sul bagnato: "Ci sono due modi per affrontare questa situazione, non fare nulla e attendere che arrivino tempi migliori. Oppure lavorare e cercare di capire perché abbiamo queste difficoltà. E io penso che si debba fare qualcosa. Devo trovare un modo di allenarmi sul bagnato, non so come, ma è l'unica soluzione che vedo ora".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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