Lorenzo: “Mi ritiro? Falso, è solo una vostra opinione”
Continuano a rincorrersi le voci del ritiro di Jorge Lorenzo, ma il pilota Honda smentisce ed afferma di lavorare duramente per migliorare ed uscire dalla sua situazione complicata. Non si pone obiettivi in vista di Phillip Island e cercherà di capire cosa potrà fare una volta sceso in pista.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il fine settimana del Gran Premio d’Australia inizia con le rinnovate voci su un imminente ritiro di Jorge Lorenzo. Il maiorchino, ancora in enorme difficoltà con la Honda, arriva a Phillip Island inondato dai rumors che si rincorrono e che lo vorrebbero fuori dal paddock alla fine di questa stagione. Lo spagnolo mette a tacere tutti, affermando di voler continuare a dare il massimo su una pista in cui non si sente particolarmente a proprio agio.
Nella classe regina infatti vanta solo una vittoria con Yamaha, ma quest’anno alla luce delle idee messe in pratica con Honda a Motegi, spera di poter fare un passo in avanti per ridurre l’enorme gap dai piloti di testa. La pista australiana ha una configurazione e delle caratteristiche completamente diverse da quella giapponese, perciò Lorenzo è cauto. Tuttavia scende in pista con la convinzione di voler migliorare e continuare a lavorare per uscire dalla disastrosa situazione in cui è coinvolto da inizio stagione.
“Sono stato sorpreso dai rumor sul mio ritiro quando sono arrivato qui – afferma un contrariato Lorenzo – Non so da dove provengano, ma oggi si possono trovare rumor ovunque, in pista, su WhatsApp, su internet, per sentito dire nel paddock. Quindi è solo una vostra opinione decidere se prenderli come veri o meno. Ma io dico che è completamente falso e questa è soltanto una normalissima gara in cui devo migliorare la prestazione in pista”.
Parlando delle difficoltà che potrebbe trovare sulla pista di Phillip Island, afferma: “In teoria questa è una pista su cui ho fatto più difficoltà negli ultimi anni. Lo scorso anno non ho potuto correre, ma nei precedenti con Yamaha e nel 2017 con Ducati ho faticato per ottenere risultati. Sono state cambiate le gomme, quindi faccio più fatica ad essere competitivo. È stata una gara complicata per tutti i piloti Ducati, ma in generale è uno dei miei circuiti preferiti. Chissà se recupererò un po’ di feeling, non si può mai sapere. Sono molto curioso di girare con questa moto e queste gomme e vedere cosa riesco a fare”.
“Phillip Island è una pista velocissima, molto stretta, dove c’è poco margine di errore. Uscire dalla traiettoria può essere disastroso, bisogna lottare contro il vento e ci sono condizioni fredde e a volte piovose. Non mi sono prefissato nessun obiettivo in particolare. Dipende dalla velocità che avrò in pista, che spero sia migliore rispetto al Giappone. Bisognerà vedere come mi troverò con gli pneumatici ed altri fattori ed è una grande incognita per me. Non arriviamo molto forti, ma vediamo cosa si potrà fare”.
Nonostante l’impegno nel voler migliorare, i risultati tardano ad arrivare e, per un pilota come Lorenzo, è difficile darsi una spiegazione di un momento di difficoltà che sembra non avere fine. Alla provocazione, il maiorchino risponde: “Perché è inspiegabile la mia prestazione? Non so perché viene detta questa cosa, sono sempre stato controllato in queste situazioni. In questo ultimi anni ho vissuto situazioni complicate, in alcuni momenti ho combattuto contro infortuni, ma ho mantenuto la calma. Uno prova sempre a dare il meglio di se stesso, ma ci sono delle circostanze per cui non si può fare di più e non quello che si vorrebbe”.
“Ora sto vivendo uno di questi momenti, abbiamo visto in passato piloti di molta qualità che hanno vissuto momenti del genere. Per quanto ci provino, le cose non vanno e sono lontani dalla loro versione migliore. Sono un pilota cosciente dei rischi, ogni volta che scendo in pista provo al 99,9% a superare il limite che ho. Faccio un esempio: nel 2017 qui ho fatto 15esimo, ma dopo sei mesi ho vinto al Mugello con 7 secondi di vantaggio sul secondo. Stesso pilota, stessa moto, ma feeling diverso e risultati molto diversi. Il motociclismo è questo. Se non ti trovi bene e non sei al 1’00% della forma fisica, passi dal vincere la gara con distacco a non prendere punti. Non sono l’unico nella storia dello sport ad avere vissuto un momento del genere”.
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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