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Lorenzo mette pressione a Valentino firmando la pole

Jorge rifila mezzo secondo a Marquez, mentre il "Dottore" dovrà partire ultimo ed è pure scivolato in Q2

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Pol Espargaro, Tech 3 Yamaha
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing
Stefan Bradl, Aprilia Racing Team Gresini
Jack Miller, Team LCR Honda e Hector Barbera, Avintia Racing

Jorge Lorenzo ha fatto alla grande il suo dovere nelle qualifiche del Gp della Comunità Valenciana. Doveva conquistare la pole position per mettere pressione a Valentino Rossi, che domani pur avendo 7 punti di vanataggio scatterà ultimo per la nota penalità rimediata a Sepang, e non ha mancato il colpo, facendo anche segnare il nuovo record del tracciato intitolato a Ricardo Tormo.

Nel suo secondo run il pilota della Yamaha ha piazzato uno strepitoso 1'30"011, con il quale ha rifilato addirittura quasi mezzo secondo al diretto inseguitore Marc Marquez, che invece era stato di poco più veloce nel corso del primo run (entrambi hanno scelto una strategia con tre tentativi).

Nel terzo però Marc ha commesso un errore alla curva 5, che lo ha subito attardato di un paio di decimi al T2. A quel punto il maiorchino ha potuto anche rinunciare ad attaccare nel suo ultimo giro cronometrato. Il tutto mentre invece il rivale pesarese arrancava in 12esima posizione (ma non aveva bisogno di forzare, sapendo già che la sua Q2 non aveva valore per la griglia) ed incappava anche in una scivolata senza conseguenze alla curva 8, che probabilmente gli metterà ancora un po' di pressione in più in vista della rimonta a cui sarà chiamato domani.

A completare la prima fila troviamo l'altra Honda di Dani Pedrosa, che ha chiuso poco distante dalla RC213V gemella. Decisamente curiosa invece la seconda linea dello schieramento, che si aprirà con la Suzuki GSX-RR di Aleix Espargaro, autore di una prova davvero strepitosa dopo essere dovuto passare dalla Q1. Accanto a lui si andranno a piazzare poi la Honda LCR di Cal Crutchlow e la Yamaha Tech 3 di Bradley Smith.

Sicuramente hanno un po' deluso le aspettative le Ducati, soprattutto quella di Andrea Iannone, che nella FP3 era stato addirittura il più veloce e invece non è riuscito ad andare oltre al settimo tempo ad oltre un secondo. Era più lecito attendersi le difficoltà di Andrea Dovizioso, che ha faticato fin da ieri, ed è nono con l'altra GP15, alle spalle anche di Pol Espargaro.

La top ten si completa poi con la Ducati Pramac di Danilo Petrucci, seguita dall'altra Suzuki di Maverick Vinales, che nella Q1 ha dovuto fare i conti anche con il brivido di una bruttissima caduta alla curva 3, nella quale ha anche rischiato di essere investito da Nicky Hayden (17esimo e quindi 16esimo in griglia nella sua ultima gara in MotoGp). Complice l'arretramento in fondo alla griglia di Rossi, il 12esimo posto viene invece ereditato dalla Ducati di Michele Pirro, primo degli esclusi in Q1.

13esimo posto in griglia per l'Aprilia RS-GP di Stefan Bradl, che quindi ancora una volta è arrivata vicina a superare la tagliola del primo segmento. Accanto a lui si schiererà la Ducati Avintia di un Hector Barbera che è poleman tra le "Open" nonostante si sia reso protagonista di una scivolata in Q1. Stessa sorte capitata anche ad Eugene Laverty con la Honda del Team Aspar.

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