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Lorenzo: "Manca qualcosa nella parte centrale della curva"

Il maiorchino deve affinare l'elettronica per far lavorare meglio la sua Yamaha a Phillip Island, ma comunque è terzo. Allungando i run trova la guida molto più "fisica" rispetto allo scorso anno.

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Il bicchiere sembra mezzo pieno per Jorge Lorenzo alla conclusione della seconda giornata dei test collettivi di Phillip Island della MotoGP. Il campione del mondo in carica non è ancora troppo soddisfatto del feeling trovato con la sua Yamaha M1 sul tracciato australiano, ma sfruttando la pista finalmente asciutta nel pomeriggio è riuscito a fare qualche progresso.

"All'inizio della giornata c'era ancora la pista bagnata, quindi abbiamo continuato a fare qualche giro con le rain per completare il lavoro in queste condizioni. Poi siamo stati fortunati ad avere a disposizione almeno mezza giornata con l'asfalto asciutto e sono contento dei progressi che sono riuscito a fare nell'arco della giornata, chiudendo in terza posizione" ha detto il maiorchino a fine giornata.

Se in Malesia il punto di forza della M1 con le Michelin era parso la percorrenza di curva, in Australia è proprio su questo aspetto che sta faticando Jorge, ma più per una questione di elettronica: "Abbiamo avuto una buona evoluzione, ma ci manca ancora qualcosina nella parte centrale della curva, perché non abbiamo ancora trovato un punto di stabilità con l'elettronica e quindi non riesco ancora a guidare come vorrei".

Pur non avendo fatto un long run vero e proprio, Lorenzo sembra convinto che quest'anno le gare richiederanno uno sforzo fisico più importante: "Non ho ancora fatto una simulazione di gara, ma ho provato a fare qualche run un po' più lungo e devo dire che ora è richiesto un maggior sforzo fisico rispetto all'anno scorso, quindi dobbiamo cercare di rendere la moto più semplice da guidare".

Riguardo alla M1 utilizzata oggi, ha aggiunto: "Oggi ho lavorato solamente con la moto 2015, speriamo che domani le condizioni climatiche ci consentano di provare anche quella del 2016".

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