Lorenzo: "Le prime gare potrebbero essere difficili, devo essere paziente"
Jorge Lorenzo ha completato il secondo giorno dei test in Qatar, che per lui è il primo della stagione, completando 44 giri con un best di 1'55"742, quindi lontano dai migliori.
Foto di: Repsol Media
Il pilota della Honda ha concluso al 18esimo posto nella lista dei tempi, migliorando le sue prestazioni del giorno precedente (1'57"090), ma rimanendo lontano dai tempi di riferimento. Jorge Lorenzo ha trascorso molto tempo alla ricerca di una buona posizione in sella alla moto ed ha provato due selle differenti per la RC213V, anche se il miglioramento procede a rilento, quindi lo spagnolo chiede ancora pazienza.
"Ieri è stata una giornata difficile, ma oggi è andata molto meglio" ha detto comunque.
"Abbiamo apportato alcune modifiche e trovato il modo di cambiare un pochino la moto, avvicinandoci un po' a quelli davanti. Abbiamo migliorato di 1"3 rispetto a ieri, quindi la progressione è buona" ha illustrato il #99.
"Sono sicuro che ridurremo il gap. Le prime gare però potrebbero essere difficili, ma devo essere paziente" ha detto.
Lorenzo si sta acclimatando, a poco a poco, a quella che sarà la sua terza moto diversa in quattro anni.
"Penso che la moto abbia un buon potenziale" ha avvertito.
"Speriamo di poter fare un altro passo avanti domani. Il problema principale è che non ho ancora fiducia in ingresso di curva. Non riesco ad essere veloce perché mi manca un po' di grip con la gomma posteriore" ha spiegato, parlando però di un problema che hanno riscontrato anche altri piloti.
"Siamo indietro a livello di posizione perché ci sono 20 piloti in un secondo, ma la cosa più importante è il passo avanti che abbiamo fatto a livello di fiducia".
Come ha detto anche Andrea Dovizioso, Lorenzo non vuole guardare troppo ai tempi comunque.
"Il giro veloce qui non è importante, perché non ci sono punti in palio e non credo di poter fare neanche una simulazione di gara, perché il mio braccio non la regge ancora" ha detto, facendo riferimento alla frattura dello scafoide sinistro rimediata a gennaio.
"Abbiamo migliorato qualcosa a livello ergonomico e mi sento più a mio agio sulla moto. Nella mia squadra precedente comunque ci ho messo due anni a trovare la posizione, quindi c'è ancora del lavoro da fare".
Il pilota della Honda comunque per ora non ha intenzione di forzare, essendo ancora nel pieno del recupero dall'infortunio.
"Quello che non voglio è fare una caduta, perché sarebbe facile farmi male di nuovo" ha concluso il maiorchino.
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