Lorenzo: "Honda è stata molto veloce a portarmi quello che ho chiesto in Giappone!"
Jorge ha provato tante novità nella giornata di test a Barcellona e si è detto molto soddisfatto dell'operato della Honda, nonostante una caduta lo abbia parzialmente frenato nel suo lavoro di valutazione delle nuove componenti.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Jorge Lorenzo ha completato la giornata di test collettivi di MotoGP sul tracciato di Barcellona firmando un 17esimo tempo poco rassicurante, ma il risultato odierno conta davvero poco.
Il maiorchino della Honda ha infatti provato diverse novità portate dalla Casa giapponese dopo le richieste che ha fatto la settimana scorsa nella sua visita allo stabilimento di Tokyo.
"Avevo molte cose da provare e sono molto contento dell'approccio che ha avuto Honda, mi hanno ascoltato molto e hanno reagito in maniera molto veloce. Mi hanno portato cose che non pensavo potessero arrivare già qui e sono riuscito a sfruttarle, dunque sono contento".
Unico neo della sua giornata una caduta, avvenuta alla Curva 9. Questa, nonostante gli abbia provocato qualche dolore, non ha impedito che potesse completare il programma di valutazione delle nuove componenti.
"Per quanto riguarda la caduta di oggi, avrei potuto evitarla ma potevo farmi molto più male e non girare più. Alla fine invece ho potuto girare pur avendo molto dolore. Ho potuto provare tutte le cose che mi mancavano e trarre delle conclusioni. Abbiamo migliorato un pochino la moto e penso che siamo riusciti a dare feedback importanti per la moto 2020, con meno punti deboli e mantenendo quelli forti".
Lorenzo, così come i suoi colleghi che difendono in MotoGP i colori della Honda, ha lavorato molto non solo in ottica 2019 - dove spera di poter trarre benefici sin dalle prossime gare e tornare a lottare per le posizioni di vertice con stabilità - ma anche per il 2020. L'obiettivo della Honda è quello di diminuire i punti deboli che in questo momento stanno affliggendo la RC213V, senza però perdere quelli che si sono rivelati i punti forti.
"E' importante continuare a lavorare sia sulla moto 2019, perché devo migliorare, ma anche sulla moto del 2020. La verità è che quest'anno abbiamo migliorato molto dal punto di vista del motore. Abbiamo molta più potenza, siamo più o meno all'altezza della Ducati, ma questo ha creato qualche altro problema che ci fa soffrire di più in curva. Dobbiamo cercare di mantenere la potenza e diminuire i problemi creati proprio dall'incremento delle prestazioni del motore".
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