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Lorenzo: "Ho molte cose da imparare da Marquez, ma anche lui da me"

Nella prima intervista rilasciata dopo essere salito in sella alla Honda, Jorge Lorenzo ha ricordato di essere stato l'unico pilota in grado di portare via un titolo al nuovo compagno Marc Marquez, dal quale pensa di avere molto da imparare.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Lo spagnolo ha debuttato sulla RC213V nei test di Valencia, solo due giorni dopo la conclusione del Mondiale, ed è sceso dalla moto con un bel sorriso dipinto sul viso.

Meno di una settimana dopo, negli ultimi due giorni di prove di quest'anno, a Jerez, Lorenzo ha chiuso solo ad un decimo dal più veloce (Nakagami), pagando lo stesso distacco anche su Marquez, il suo prossimo compagno di box in HRC.

Lorenzo ha preferito non parlare in occasione di entrambe le uscite, come precauzione legata a possibili multe da parte della Ducati, con la quale ha un contratto valido fino al 31 di questo mese.

Domenica sera, però, BT Sport lo ha invitato al programma di chiusura della stagione, dove il maiorchino ha offerto la sua prima impressione pubblica sul nuovo status di pilota Honda.

In questo senso, Lorenzo ha mostrato un grande rispetto per Marquez, vincitore di cinque degli ultimi sei titoli nella classe regina, che quindi diventerà il suo riferimento fino a quando non avrà terminato il suo processo di adattamento alla Honda.

"Ho molte cose da imparare da Marc, perché questo sarà il suo settimo anno in squadra, quindi ha molta più esperienza di me. Ma sono sicuro che imparerà anche lui qualcosa da me, anche se forse meno. Siamo due campioni e due piloti molto veloci" ha detto Lorenzo, sottolineando anche di essere stato l'unico a riuscire a portare via una corona iridata al collega di Cervera.

"Sono l'unico che è riuscito a vincere un titolo contro Marquez. Quell'anno (nel 2015) lo avrebbe potuto fare anche Valentino. Penso si essere stato più veloce e per fortuna mi sono preso il titolo con alcuni punti di vantaggio. Non vedo perché non possa accadere di nuovo. Farò del mio meglio per cercare di vincere il mio sesto Mondiale, anche se ovviamente non sarà facile" ha aggiunto.

Sulla moto della Casa giapponese, il tre volte campione del mondo di MotoGP non ha dato molte spiegazioni, anche se ha confermato che dovrà modificare il proprio stile di guida.

"Sono sicuro che dovrò cambiare la mia guida, anche se solo un pochino, perché ogni moto richiede cose diverse. Ma la base di ogni pilota rimane, non cambia. Marc non cambia e non lo fa neanche Valentino. Posso guidare senza problemi qualsiasi moto che mi danno. Sono stato veloce con la Yamaha, lo sono stato anche la Ducati e lo sarò anche con la prossima moto" ha spiegato il #99, che il prossimo 23 gennaio indosserà per la prima volta i colori Repsol in occasione della presentazione di Madrid.

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