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Lorenzo: "Forse la Ducati deve cambiare le sue priorità"

Jorge Lorenzo ha fatto capire che forse è il momento che la Ducati pensi a realizzare un telaio che, così come quello della Yamaha, "possa rendere la vita più facile ai piloti".

Jorge Lorenzo, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jack Miller, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Danilo Petrucci, Pramac Racing, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team

Ad Austin, il pilota spagnolo ha chiuso nono, staccato di 17 secondi dal vincitore Marc Marquez, dopo essere stato sesto alla conclusione del primo giro. Il suo passo è stato più lento di circa sette decimi rispetto a Marquez e di un paio rispetto al compagno Andrea Dovizioso, che lo ha superato al terzo giro ed ha concluso in sesta posizione.

Appena sceso dalla sua Desmosedici GP, Dovi ha lasciato intendere che, visti i problemi che nasconde la Desmosedici GP 2017, forse sarebbe meglio concentrarsi sulla moto del prossimo anno.

Lorenzo, dal canto suo, ha fatto capire che la struttura di Borgo Panigale forse dovrebbe cambiare il suo modo di affrontare la progettazione, abbandonando l'idea di subordinare l'importanza del telaio alla potenza del motore, avvicinando la filosofia che hanno dopo anno ha reso la Yamaha M1 la moto più guidabile del lotto.

Questo, tuttavia, vorrebbe dire voltare le spalle alla filosofia che ha sempre accompagnato la Ducati in MotoGP e che nel 2007 ha portato Casey Stoner ad essere incoronato campione del mondo. Allo stesso tempo, questa linea nasconde alcune controindicazioni, come ad esempio le difficoltà che crea ai suoi piloti per far girare la moto.

"Yamaha e Ducati sono due costruttori diversi, con due filofie differenti. La Yamaha è sempre stata ossessionata dal telaio, per rendere la vita più facile ai piloti" ha affermato Lorenzo, che dopo le prime tra gare occupa il 13esimo posto in campionato con 12 punti, 44 in meno rispetto al leader, il suo ex compagno di squadra Valentino Rossi.

"Invece, la Ducati ha scelto nel corso degli ultimi dieci anni di realizzare il motore più potente e di gestirlo con un'elettronica molto buona. Adesso bisogna cambiare priorità. Serve sempre lavorare sul motore, ma ci vogliono telai diversi da provare per fare in modo che la moto giri di più e renda la vita più facile al pilota" ha aggiunto Lorenzo, che pur avendo cambiato la sua posizione sulla moto, non è ancora del tutto a suo agio su essa.

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