Lorenzo fa mea culpa: "La squadra e la moto sono eccellenti, sono io che devo dare di più"
Jorge Lorenzo non ha alcun problema ad ammettere che deve accelerare il suo adattamento alla Honda per ripagare la fiducia che la Casa giapponese ha avuto nei suoi confronti quando lo ha ingaggiato.
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Repsol Media
I primi passi dello spagnolo con la Casa dell'Ala dorata non sono stati, fino ad ora, come avrebbe voluto.
In Qatar, si è presentato alla prima gara in calendario ancora convalescente dell'infortunio al polso sinistro rimediato in allenamento a gennaio, e nella FP3 è caduto, incrinandosi una costola. Come se non bastasse, un problema con la frizione lo ha rallentato anche in gara, relegandolo al 13esimo posto finale, a 14 secondi dal vincitore Andrea Dovizioso.
In Argentina, due settimane fa, Lorenzo ha attivato per errore il pit limiter alla partenza e, tra questo e la mancanza di feeling con la moto (ma ha anche perso la gomma della manopola sinistra durante la gara), non è riuscito ha fare meglio del 12esimo posto, staccato di ben 27 secondi dal compagno di squadra Marc Marquez.
Alle porte del terzo appuntamento stagionale, ad Austin, Lorenzo è 14esimo nel Mondiale, con soli 7 punti all'attivo, 38 in meno rispetto a quelli del leader Marquez.
Il maiorchino, arrivato alla Honda per formare una delle coppie più forti della storia della MotoGP, è consapevole di avere sempre meno tempo per confermare la scommessa che ha fatto su di lui la HRC.
"La squadra è eccellente e lo è anche la moto, sono io quello che deve adattarsi, dare di più e ripagare la fiducia che mi hanno dato" ha riconosciuto Lorenzo oggi ad Austin, un circuito che non è tra i suoi preferiti in calendario.
"Fisicamente mi sento bene. Lo scafoide va molto meglio e non penso che sarà un problema guidare. La costola poi è completamente recuperata e questo è un passo avanti. Ma è chiaro che il circuito conta parecchio e qui non ho mai fatto bene" ha proseguito il #99.
"Se non conosci la moto, è più difficile lottare con quelli che ci corrono da cinque o sei anni. Ora ho più esperienza che in Qatar e spero di poter stare davanti quando arriveremo a Jerez. Non inizio questo weekend pensando che sia impossibile lottare per il podio o per la vittoria, ma i risultati del passato non mi fanno essere troppo speranzoso" ha approfondito Lorenzo, che continuerà a cercare il giusto mix tra il miglior risultato possibile ed il coglierlo senza rischiare di finire di nuovo per terra.
"Con queste moto, andare oltre i tuoi limiti è un errore, perché le cadute sono sempre forti. La cosa più intelligente è dare il 100%, ma riconoscendo i tuoi limiti e ciò di cui sei capace" ha dello Lorenzo, che è stato molto chiaro quando gli è stato domandato dell'eccellente stato di forma del suo vicino di box: "In questo momento, Marc è in grado di lottare per la vittoria anche sulle piste che non gli piacciono e in quelle favorevoli invece può vincere con un bel po' di vantaggio".
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