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Lorenzo è già carico: "Io e Marquez formeremo una coppia molto potente"

Nella sua prima apparizione pubblica dopo l'annuncio della firma con la Honda per il 2019, Jorge Lorenzo ha dichiarato di sentirsi molto fortunato a poter affiancare Marc Marquez.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Salvador Cañellas, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Il vincitore della gara Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Salvador Cañellas, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Jorge Lorenzo, Ducati Team
Il vincitore della gara Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Il vincitore della gara Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team

Con una mossa da maestro, degna di una sceneggiatura cinematografica, Jorge Lorenzo e la Honda hanno unito i loro destini per le stagione 2019 e 2020 della MotoGP, dando vita ad un vero proprio "dream team" con Marc Marquez, visto che parliamo dei due piloti che hanno vinto sette degli ultimi otto titoli iridiati.

"Sono molto felice, cerco sempre di esserlo: c'è una vita sola e quindi provo sempre a stare bene anche nei momenti difficili. Ma quando hai delle buone notizie sul futuro, è sempre più facile" ha detto lo spagnolo, che ha recentemente festeggiato anche la sua prima vittoria in Ducati.

"C'è voluto molto tempo per trovare questa vittoria con la Ducati, ma quando ci sono riuscito mi sono tolto un peso enorme".

Il tema del giorno però era chiaramente il suo passaggio alla Honda nel 2019, accanto a Marc Marquez.

"Non posso e non voglio parlare molto del futuro, perché sono legato ad un altro marchio e mancano ancora tante gare prima della fine della stagione. L'unica cosa che posso dire è che io e Marc formeremo una squadra molto potente".

Jorge poi ha spiegato il processo che lo ha portato a prendere questa decisione.

"Fino a Le Mans ero convinto di continuare con la Ducati, lottando per vincere e per il Mondiale. Il primo obiettivo l'ho raggiunto e il secondo non è impossibile. E' complicato, perché il favorito indiscusso è Marc, ma perché no? Vediamo come va di gara in gara".

Il disaccordo con la Ducati è parso evidente nelle ultime settimane.

"Il mio desiderio era di continuare con Ducati, ma ho iniziato a sentire voci sul fatto che volessero scommettere su Petrucci o Miller e questo logicamente mi ha iniziato a far sondare altre opzioni, compresa quella che già conoscete" ha spiegato, riferendosi alla Honda. "Quando abbiamo capito che stavano per rimpiazzarmi in Ducati, sia io che Albert Valera abbiamo iniziato a lavorare, ho fatto una telefonata ed è andata bene".

Jorge ha riconosciuto che l'altra opzione era il team satellite della Yamaha, anche se entrare a far parte della famiglia Honda era un suo vecchio pallino.

"Ci sono state un paio di occasioni, la prima quasi 10 anni fa e l'ultima nel 2012, quando si è ritirato Stoner, in cui ho avuto l'opportunità di andare alla Honda, ma avevo sempre deciso di rimanere alla Yamaha" ha ricordato.

Ieri, Jorge e Marc si sono incontrati ad un evento promozionale al Motjuic ed è stata la prima chiacchierata da compagni di squadra.

"Abbiamo parlato del futuro, Marc mi ha detto che era felice per me, ma mancano ancora tante gare quest'anno, quindi non ci voglio pensare troppo. Sono felice per quello che mi aspetta in futuro, ma sono anche contento di avere la possibilità di poter continuare a vincere con la Ducati".

Ad un certo punto era anche sembrato che potesse rimanere a piedi nella prossima stagione.

"Certo che mi ha sorpreso che la Ducati stesse pensando di cambiare entrambi i piloti, con tutto il rispetto, perché siamo molto buoni entrambi. E' vero che ci ho messo più di un anno per adattarmi, ma se avessi avuto prima i pezzi che chidevo, forse avrei iniziato a vincere prima".

"Il mio presente comunque è cercare di continuare a vincere e fare dei podi con la Ducati" ha insistito. "Ci sarà tempo per parlare del futuro quando sarà il momento".

La vittoria del Mugello gli ha anche permesso di chiudere la bocca a tante persone che lo hanno criticato negli ultimi mesi.

"Non mi interessava chiudere le bocche, volevo vincere. Ho insistito con la squadra perché mi portasse i pezzi che chiedevo e ho chiesto a Gigi (Dall'Igna) di credere in me. Peccato che sia arrivato tutto troppo tardi, ma il passato è il passato ed ora continuerò a difendere i colori del marchio fino alla fine. Abbiamo una moto con un'ottima base e cercheremo di lottare per il Mondiale".

Dopo aver diviso il box per tanti anni con Valentino Rossi, ora Jorge lo farà con un altro campione come Marquez.

"Sono fortunato, da quando ho iniziato in MotoGP ho sempre avuto una moto ufficiali e fatto parte delle squadre più forti, dividendo il box con Rossi e Marquez".

Fino alla fine dell'anno però dovrà continuare ad affiancare Andrea Dovizioso in Ducati.

"La relazione con Dovi è cordiale e buona, ma dobbiamo accettare il fatto che cerca sempre di screditare i miei meriti. Lo fa da quando correvamo in 125 ed usa la stampa per farlo, non è qualcosa di nuovo. Lo capisco, lo accetto e sono sicuro che si lamenterà delle cose che faccio".

Infine, ha speso una parola anche per Dani Pedrosa, al quale porterà via il posto in Honda.

"Per me, Dani è uno dei cinque piloti più forti e quindi spero che continui. Il mio ingresso gli ha portato via il posto in squadra, ma spero che continui a correre e che possa vincere una Mondiale in futuro".

"La Yamaha è una moto che in una certa misura si fa capire velocemente, quindi sono sicuro che andrebbe subito forte" ha aggiunto quando gli è stato chiesto come lo vedrebbe in sella ad una M1.

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