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Lorenzo duro: "Dieci anni fa con un errore così saltavi una gara"

Il maiorchino ha fatto capire chiaramente di non condividere la penalità inflitta ad Andrea Iannone per l'incidente di oggi a Barcellona (partirà ultimo ad Assen) ed è parso piuttosto seccato anche per l'atteggiamento del ducatista.

Andrea Iannone, Ducati Team, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, incidente

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
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Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
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Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, incidente
Andrea Iannone, Ducati Team, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, incidente

Il debrief che Jorge Lorenzo ha tenuto oggi presso l'hospitality della Yamaha è stato piuttosto particolare. Il pilota maiorchino, costretto al ritiro per un incidente con alla curva 10 con Andrea Iannone, che lo ha letteralmente centrato e steso, è partito in maniera abbastanza soft nella sua analisi della corsa di Barcellona, ma poi con il passare dei minuti il suo discorso si è fatto sempre più interessante.

Jorge è partito con un chiaro riferimento alla scomparsa di Luis Salom, che ovviamente ha fatto passare in secondo piano uno zero in classifica: "Dopo quello che è successo venerdì, il risultato è secondario. E' più importante il fatto che io non mi sia fatto male. Ovviamente però, essendo in lotta per il Mondiale, non posso non essere deluso per quanto è successo oggi".

Poi ha spiegato di aver incontrato grossi problemi di graining all'anteriore e fatto i complimenti a Valentino Rossi per il modo brillante in cui è riuscito a gestirli a differenza sua: "Stavo faticando a tenere il ritmo. Ho fatto una buona partenza e con la gomma nuova ero più o meno sullo stesso livello dei migliori. Come sapevo fin da prima della gara, poi ho iniziato ad avere un po' di graining sulla gomma anteriore ed ho iniziato a faticare. Rossi con la mia stessa moto invece riusciva a guidare in maniera differente ed ha sofferto di meno. Oggi ha fatto veramente una gara incredibile: io non sono riuscito a guidare come lui, né a modificare il mio stile di guida per evitare che si verificasse questo problema con la gomma anteriore".

Poi c'è stato l'incidente con Iannone e sulle prime temeva anche di potersi essere infortunato. L'allarme però è rientrato quasi subito: "Prima o poi avrei perso anche la quinta posizione a favore di Iannone. Non so se ha frenato troppo tardi o solo come se non ci fosse nessuno davanti a lui. So solo che ad un certo punto mi sono sentito colpire e sono volato nella ghiaia. Inizialmente temevo di essermi rotto qualcosa, ma poi ho capito che era solo la botta".

Ad infastidirlo è stato soprattutto l'atteggiamento del ducatista, che sulle prime sembrava non voler ammettere il suo errore: "Andrea ha commesso un errore ed il minimo che potesse fare era chiedere scusa, invece lui è arrivato chiedendomi cosa fosse successo alla mia moto o se avessi rotto il motore. Poi la Race Direction ha chiesto la mia telemetria ed ha potuto vedere che avevo frenato addirittura oltre rispetto al giro precedente. La cosa peggiore è che non mi abbia neppure chiesto scusa e capito di aver commesso un errore. Anche Pedrosa aveva commesso un errore ad Austin, ma almeno è subito corso a chiedere scusa a Dovizioso.

Per questo contatto il pilota di Vasto partirà ultimo ad Assen, ma secondo Jorge questa non è una sanzione adeguata: "Riguardo alla sanzione, penso che il sistema a punti non sia troppo adeguato. Dieci anni fa se facevi degli errori di questa portata, stavi a casa una gara. Ora ne devi fare quattro come quello di oggi di Iannone. Siccome è il suo secondo, partirà ultimo ad Assen. Se ne farà un altro, sarà costretto a partire dai box. Solo al quarto sarebbe squalificato una gara. Nel calcio, se prendi un cartellino rosso, vieni squalificato almeno una giornata. In questo sport giochiamo con le nostre vite invece parti ultimo. Penso che dovremo parlare di queste cose perché, senza delle penalità dure, chi corre in maniera poco coscienziosa non cambierà mai il suo modo di correre".

Poi però ci ha tenuto a precisare che il suo voleva essere un discorso più generale e non un attacco diretto a Iannone, anche se alla fine forse ha un po' rincarato la dose: "Quando avevo 18 anni non avrei potuto dire di essere un pilota coscienzioso, ma se non mi avessero penalizzato dopo i miei errori, credo che non sarei mai cambiato. Non so se questo basterà ad Andrea per capire che deve cambiare qualcosa per evitare questo genere di incidente. Continuando così, prima o poi c'è il rischio che possa succedere qualcosa di brutto".

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