Lorenzo: "Collaudatore con Aprilia? E' una possibilità"
Il pilota spagnolo ha aperto alla possibilità di trasferirsi in Aprilia nel 2021 per svolgere il ruolo di test rider se la Yamaha dovesse ingaggiare Andrea Dovizioso.
Jorge Lorenzo è tornato alla Yamaha in inverno nella veste di collaudatore ufficiale dopo il ritiro dalle competizioni annunciato alla fine dello scorso anno.
Tuttavia, a causa della pandemia da COVID-19 lo spagnolo ha avuto a disposizione solo tre giorni e mezzo di test a febbraio sulla M1 del 2019, mentre la recente trasferta in Portogallo è stata ridotta a causa della richiesta di personale da inviare a Le Mans quando sei membri del team di gara sono stati costretti all'isolamento a seguito della positività di uno di loro.
Ad inizio settimana Motorsport.com ha anticipato come la Casa giapponese sia in trattative con Andrea Dovizioso per offrire un ruolo da test rider per la prossima stagione al pilota della Ducati.
Se ciò dovesse concretizzarsi, Jorge Lorenzo potrebbe cambiare squadra e trasferirsi in Aprilia. Lo spagnolo, però, in una intervista concessa ad AS ha sottolineato come la sua priorità sia quella di restare in Yamaha.
“Come ho già detto nelle scorse settimane, voglio continuare a svolgere il ruolo di collaudatore e la mia prima opzione è ancora la Yamaha. E’ un team con il quale ho vinto e mi trovo molto bene con la moto, ma ci sono anche altre opzioni”.
“Una di queste è l’Aprilia. Ho già parlato con Lin Jarvis e mi ha detto che presto avrà notizie dal Giappone sulla mia posizione per il prossimo anno. Sono in attesa di avere sue notizie”.
“La Yamaha ha comunque la priorità perché è il mio team attuale e già conosco tutto lo staff. Inoltre ha la priorità per quello che sono riuscito a conquistare in passato. E’ l’unica squadra con la quale ho centrato il titolo e la M1 è una moto che riesco a guidare in modo naturale”.
Nel corso dell’ultimo test effettuato in Portogallo in sella alla M1, Lorenzo ha pagato un distacco di 4 secondi dal ritmo di Aleix Espargaro.
Lo spagnolo, però, ritiene che sarebbe un errore considerare il suo stato di forma su questo testo perché non era programmato e la sua forma fisica non era al top.
“A giugno sono stato informato dalla Yamaha che non si sarebbero stati più test e così ho ridotto il mio ritmo di allenamento perché non sapevo cosa avrei fatto l’anno prossimo. Non sapevo se avrei continuato”.
“Massimo Meregalli mi ha detto che c’era questo test da svolgere a Portimao in vista della gara e così ho iniziato ad allenarmi come meglio potevo. Ho avuto poco tempo a disposizione e non sono arrivato nella migliore forma possibile. Inoltre non salivo su una MotoGP da otto mesi”.
“Così si perde tutto. Si perde il ritmo, i riflessi, i tempi di reazione rallentano e fino a quando non si riesce a recuperare tutto è necessario qualche giorno per tornare ad acclimatarsi con una MotoGP anche se ti chiami Lorenzo, Rossi o Marquez”.
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