Lorenzo: "Ci sono molte differenze tra Assen 2013 e la Thailandia"
Nel giugno del 2013, Jorge Lorenzo ha stupito il mondo intero, correndo il GP d'Olanda a meno di 48 ore da un'intervento chirurgico. Parlando in esclusiva con Motorsport.com, il maiorchino ha spiegato le differenze tra allora ed oggi.
Jorge Lorenzo, Ducati Team, infortunato dopo la caduta
Gold and Goose / Motorsport Images
Nello scorso GP d'Aragon, Lorenzo è caduto alla prima curva della gara, subendo la lussazione dell'alluce destro, oltre ad una piccola frattura al secondo dito del piede. A caldo, il pilota della Ducati disse subito che non sapeva se sarebbe stato in grado di correre in Thailandia, 15 giorni dopo.
La situazione è in netto contrasto con quanto successo cinque anni fa, nel giugno del 2013, quando in occasione del GP d'Olanda Lorenzo aveva scritto una delle pagine più eroiche della storia del Motomondiale.
Durante la FP2 di giovedì (ad Assen si correva ancora al sabato), Lorenzo è stato vittima di una brutta caduta, fratturandosi la clavicola sinistra.
Quella stessa notte, lo spagnolo ha preso un volo privato per volare a Barcellona alla clinica Dexeus, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
Nel pomeriggio di venerdì, Lorenzo è tornato nel paddock di Assen, generando già parecchio stupore. Ma mai quanto quello della mattinata di sabato, quando ha deciso di scendere in pista per il warm-up (chiudendo ottavo).
Ma non è finita qui, perché successivamente ha deciso anche di correre la gara, chiudendo con un clamoroso quinto posto, alle spalle solo di Valentino Rossi, Marc Marquez, Cal Crutchlow e Dani Pedrosa.
Mettendosi alle spalle ben 19 rivali, tra cui per esempio Bautista, Dovizioso, Iannone e Petrucci. Un risultato che gli avevave permesso di lasciare Assen al secondo posto nel Mondiale, a soli 9 punti dal leader Pedrosa.
Giovedì scorso, a Buriram, Motorsport.com ha intervistato in esclusiva il pilota della Ducati e gli ha fatto la domanda che in molti avrebbero voluto fargli dopo l'infortunio di Aragon di 15 anni fa.
Cosa porta un pilota che cinque anni fa ha corso un giorno e mezzo dopo un'operazione ad una clavicola ad essere così prudente per un infortunio minore?
"Ci sono molte differenze" ha detto Lorenzo. "La prima è l'età: allora avevo 25 anni, ora invece sono 31".
"Come seconda cosa, questa volta non sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Quando lo fanno, l'osso è molto più stabile. Ora ho una frattura che non è stata fissata" ha aggiunto.
"Poi c'è il circuito. Quel weekend, ad Assen, ero mezzo secondo più veloce degli altri, quindi anche da infortunato sono riuscito a finire la gara quinto".
"Infine, ora il livello è molto più alto. Allora c'erano solo quattro moto in grado di vincere e questo ha reso tutto più facile".
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