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Lorenzo attacca gomme ed elettronica: "Ho bisogno di più grip"

Ennesima domenica grigia del maiorchino, sesto e staccato, che vorrebbe pneumatici più morbidi al posteriore, ma lancia anche un allarme elettronica in casa Yamaha: secondo lui Honda e Suzuki sono progredite molto di più.

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Oggi su Phillip Island splendeva il sole, ma faceva ancora piuttosto freddo. Questo quindi non ha permesso a Jorge Lorenzo di fare lo stesso step mostrato da Valentino Rossi. Se il "Dottore" è risalito dal 15esimo posto in griglia fino al secondo, il maiorchino si è dovuto accontentare di chiudere sesto, incassando anche un distacco pesante.

Un risultato che ormai sembra aver reso difficilissima la strada verso il secondo posto nel Mondiale, visto che i punti da recuperare su Valentino Rossi sono 24, ma che deve anche cominciare a fargli temere Maverick Vinales in ottica terzo posto, visto che ora il pilota della Suzuki lo tallona ad appena 11 lunghezze di distanza.

Ancora una volta il campione del mondo uscente ha puntato il dito contro le gomme, ed in particolare la posteriore, che non gli offre grip sufficiente per rendere in queste condizioni:
"Il problema è la gomma posteriore, è troppo dura. Dopo quello che è successo a Baz e Redding, hanno portato una gomma posteriore diversa. Da Brno poi ne è arrivata un'altra ancora. Su una pista come Motegi, che ha un asfalto con molto grip, ero tra i più veloci e potevo lottare per la top 3. Ma con le stesse gomme, temperatura più bassa e meno grip, quasi tutte le Yamaha hanno fatto fatica ed io più di tutti gli altri piloti della Yamaha, perché per il mio stile di guida ho bisogno di più grip al posteriore".

"Quando c'è grip al posteriore posso guidare al meglio, senza avere paura di cadere. Posso fare la differenza quando salgo sulla moto ed essere molto veloce. Quando invece è così è esattamente l'opposto e piloti come me e Pedrosa fanno decisamente fatica. Sono convinto che la Michelin riuscirà a risolvere questa situazione, offrendo a tutti i piloti un'alternativa valida al posteriore e credo che a quel punto tornerò ad essere forte come sempre" ha agguinto.

Ma non è tutto, perché secondo lui c'è anche un problema di elettronica, legato al fatto che la Yamaha non è riuscita a migliorare questo aspetto come hanno fatto Honda e Suzuki:
"E' vero però che come Yamaha abbiamo fatto dei progressi inferiori rispetto alla Honda ed alla Suzuki, soprattutto sul fronte dell'elettronica. Non vinciamo più da Barcellona, ma quando c'è grip la M1 è competitiva. Se non c'è grip però la nostra moto fa fatica e Lorenzo anche".

Quando gli è stato chiesto di entrare un po' più nello specifico della cosa, ha aggiunto:
"Il telaio è migliorato un pochino, ma penso che a livello di elettronica siamo ancora più o meno al livello delle prime gare. E' evidente invece che la Honda e la Suzuki sono progredite molto e questo è il motivo per cui possiamo vedere Crutchlow a lottare per la vittoria ed Aleix Espargaro per il podio".

Infine, è tornato anche sulle sue difficoltà con il bagnato, rispondendo alle domande legate alla sua mancanza di fiducia:
"Sicuramente non cadere più in quelle condizioni può aiutarmi a ritrovare fiducia, ma anche riuscire piano piano ad essere più veloce. Principalmente faccio fatica in entrata di curva, ma non va tanto meglio in percorrenza ed in uscita".

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