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Lorenzo: “Aprilia mi voleva, ma non ha voluto investire”

Jorge Lorenzo ha rivelato di aver avuto contatti con Aprilia per il 2021, ma le due parti non sono giunte ad un accordo per via delle diverse esigenze. La Casa di Noale lo voleva come pilota, mentre il maiorchino voleva essere solo un collaboratore e il marchio ha deciso di non investire troppo per quel ruolo.

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

È passato quasi un anno dall’ultima volta che abbiamo visto Jorge Lorenzo con tuta e casco, lo scorso ottobre era a Portimao per i test ufficiali e questo fine settimana è stato al Misano World Circuit per un evento organizzato con Garage 51, la nuova installazione del circuito romagnolo con Michele Pirro, tra gli altri.

Il cinque volte campione del mondo è tornato a girare in pista e ha rivelato alcuni dettagli su quello che potrebbe essere stato il suo 2021 se le cose fossero andate diversamente. Dopo un anno trascorso in Yamaha come collaudatore, al termine del 2020 ha smesso di ricoprire il ruolo di tester, anche se a metà della scorsa stagione sembrava che potesse tornare come pilota titolare in sella alla Desmosedici.

Così non è stato, ma Lorenzo addirittura svela di essere entrato in contatto con Aprilia, salvo poi non giungere ad un accordo  per via delle diverse esigenze: “Sono stato in contatto con Massimo Rivola, che era già mio amico da quando era in Formula 1 con la Ferrari. All’inizio mi aveva offerto di essere pilota Aprilia, ma io avevo sempre in mente l’idea di essere collaboratore. Ma alla fine non volevano investire così tanto su un campione come me in qualità di collaboratore, perché sicuramente bisogna investire più soldi su un pilota che ha vinto tanto, quindi alla fine non siamo arrivati ad un accordo”.

Dunque, archiviato anche il capitolo Aprilia, Jorge Lorenzo ha deciso di godersi la vita, senza la pressione delle gare e della pista, che lo ha tenuto concentrato e in tensione per molti anni: “Nell’élite devi pensare al tuo sport 24 ore. Dopo una vita dedicata al mio sport, ho provato una vita diversa, rilassata, dove posso mangiare ciò che voglio, dormire quanto voglio e non avere stress né fare sacrifici. È molto difficile tornare a fare sacrifici e prendere i rischi che ho corso per 30 anni della mia vita. Questa tappa è chiusa e voglio godermi la vita, perché ce n’è una sola”.

Lorenzo ha le idee chiare su ciò che vuole dal suo futuro, stare lontano dalla pressione della gara è ciò che maggiormente gli interessa. Chi invece non ha ben chiaro cosa lo aspetta nel 2022 è Maverick Vinales, che ha rescisso il contratto con Yamaha con un anno di anticipo. Dopo molti anni trascorsi nella Casa di Iwata, Lorenzo prova a fare un quadro della situazione del connazionale: “Sicuramente Maverick ci ha provato in tutti i modi ad andare forte. Avere un compagno di squadra così forte, che generalmente ti sta davanti, non è facile psicologicamente e questo può avergli pesato molto. Sicuramente penserà di essere in grado di lottare per il titolo e vuole provarci ancora una volta. Credo che sia giusto, io ci ho provato già in passato e gli auguro il meglio”.

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