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Le migliori gare del 2021: Quartararo vince a casa delle Ducati

Dovendo scegliere uno dei cinque successi del campione del mondo della MotoGP, il più pesante è stato probabilmente quello al Mugello, in casa dei nemici della Ducati e in un weekend segnato dalla tragica scomparsa di Jason Dupasquier.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Dorna

Nella carrellata delle gare più significative della stagione 2021, non si poteva non parlare di almeno uno dei cinque successi che hanno permesso a Fabio Quartararo di laurearsi campione del mondo della MotoGP per la prima volta nella sua carriera.

Il pilota della Yamaha ha costruito la sua impresa soprattutto nella prima parte della stagione, nella quale ha firmato quattro dei suoi cinque trionfi. Probabilmente, dovendone scegliere una che ha un valore simbolico, viene da pensare a quella del Mugello, pista di casa della Ducati, dove le Rosse avevano letteralmente dominato nel triennio compreso tra il 2017 ed il 2019 (nel 2020 il GP d'Italia era stato tra quelli cancellati a causa della pandemia).

Dopo i due successi consecutivi di Jack Miller a Jerez e a Le Mans, l'ago della bilancia sembrava pendere dalla parte delle Desmosedici GP nei pronostici, anche perché il saliscendi toscano viene utilizzato con regolarità per i test dalla Casa di Borgo Panigale, inoltre ha un rettilineo sul quale si raggiungono velocità superiori anche ai 360 km/h, un problema abbastanza importante per una moto come la M1, alla quale da qualche anno a questa parte mancano diversi cavalli sotto alle carene rispetto alla concorrenza.

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Dorna

Fin dalla prove libere sembrava doversi prospettare un grande duello con Francesco Bagnaia, perché lui e il ducatista parevano accreditati di un passo simile, seppur ottenuto con armi diverse: il francese con la maneggevolezza della Yamaha nei cambi di direzione e l'italiano con la brutalità del cuore desmodromico della Rossa.

Il pomeriggio di sabato però è stato macchiato dalla tragica scomparsa di Jason Dupasquier, investito da Jeremy Alcoba ed Ayumu Sasaki dopo essere scivolato all'uscita dell'Arrabbiata 2. Al momento del semaforo verde per le qualifiche della MotoGP si sapeva solo che il quadro era davvero grave, ma non era stata ancora annunciata la sua dipartita. In ogni caso, andare in pista con quei pensieri nella testa non deve essere stato affatto semplice. Quello con i nervi più saldi è stato Quartararo, che con il suo 1'45"187 ha firmato anche il primato della pista, precedendo proprio Bagnaia.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Pecco però era troppo scosso da quanto accaduto e bastava guardare il suo volto sulla griglia di partenza dopo il minuto di silenzio per ricordare il collega elvetico per rendersene conto. La conferma poi è arrivata pochi minuti più tardi: al secondo giro, il ducatista era al comando, ma si è allargato troppo in ingresso all'Arrabbiata 2, finendo ruote all'aria.

A questo punto sembrava poter essere tutto semplice per Quartararo, ma in realtà è stato "El Diablo" a renderlo tale, perché nelle primissime fasi della gara Johann Zarco è stato bravissimo a sfruttare il poderoso motore della Ducati per sfilargli davanti ogni volta che i due si presentavano sul lunghissimo rettilineo di partenza del Mugello.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Ma è stato proprio qui che il futuro campione del mondo ha fatto vedere la sua pasta, perché di giro in giro è riuscito ad anticipare il momento del sorpasso sul connazionale, fino a quando ha trovato quello decisivo alla Luco-Poggio Secco, sfruttando poi tutta la parte più guidata della pista per ripresentarsi sul rettilineo con un margine tale da impedire a Zarco il controsorpasso.

Una vera e propria prova di forza in casa del nemico, dove pensava di essere quasi imbattibile e invece è rimasto addirittura fuori dal podio, con Zarco che alla fine si è dovuto accontentare del quarto posto, venendo infilato anche dalla KTM di Miguel Oliveira e dalla Suzuki di Joan Mir, che comunque non hanno potuto fare nulla per ricucire il gap con Quartararo, che sia al parco chiuso che sul podio ha voluto dedicare il suo successo a Depasquier.

Tra l'altro, c'è anche un dato numerico che fa risaltare ancora di più questa tra le vittorie di Quartararo: dopo il Mugello, Fabio aveva 26 punti di margine nei confronti di Bagnaia. Gli stessi che li separeranno alla fine della stagione...

Il vincitore della gara Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Il vincitore della gara Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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