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Le migliori gare del 2021: finalmente la prima di Bagnaia ad Aragon

Pecco Bagnaia sembrava quasi colpito da una maledizione: continuava a sfiorare la prima vittoria in MotoGP, ma non riusciva mai a concretizzarla. Il Gran Premio di Aragon ha rappresentato un evidente punto di svolta per la stagione del pilota della Ducati. Lo sarà anche per la sua carriera?

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Dorna

12 settembre 2021. E' una data che difficilmente potrà dimenticare Francesco Bagnaia, perché ha rappresentato una chiusura del cerchio o volendo quasi la fine di una sorta di maledizione, aprendo un nuovo capitolo nella sua carriera in MotoGP: quello di pilota vincente, che poi ha chiuso la stagione con uno slancio tale da essere indicato come il grande favorito per il 2022.

Ma prima di arrivare a questo punto di svolta, visto che poi le vittorie sono state quattro nelle ultime sei gare (avrebbero potuto essere cinque senza la caduta di Misano), il portacolori della Ducati ha dovuto ingoiare tanti bocconi amari. Ma forse è stato proprio questo percorso a permettergli di maturare nel migliore dei modi, capendo quali fossero gli errori da evitare per centrare il bersaglio.

Già nel 2020, quando aveva a disposizione una Desmosedici GP in versione factory, ma con i colori del Pramac Racing, aveva lasciato intravedere delle fiammate che potevano far presagire un grande futuro: a Jerez era stato tradito dal motore della sua Rossa quando sembrava aver messo in cassaforte il secondo posto. Risultato che invece si è portato a casa nella prima delle due gare di Misano, nonostante fosse al rientro dall'operazione alla tibia dopo l'infortunio rimediato a Brno.

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: Dorna

La grande delusione di quella stagione però è arrivata proprio sul tracciato romagnolo, perchè nel bis della settimana successiva era ad un passo dal primo successo nella classe regina, quando ha perso l'anteriore all'ingresso della curva 6 a poche tornate dalla bandiera a scacchi. Un duro colpo, anche se queste prestazioni lo hanno aiutato a ritagliarsi uno spazio nel Factory Team per il 2021.

Fin dalla prima gara di quest'anno, la vittoria sembrava lì ad un passo: in Qatar è arrivata la prima pole position nella top class e Pecco ha comandato la corsa per oltre due terzi della distanza, cedendo però agli attacchi di Maverick Vinales nel finale. Discorso inverso alla terza gara a Portimao, dove si è visto cancellare la pole per una bandiera gialla e poi ha saputo rimontare fino alla seconda posizione dall'11° casella in griglia.

Mugello sembrava poter essere un'altra ghiotta occasione, perché in prova aveva dimostrato un gran passo, anche se questa volta c'è una buona giustificazione: il piemontese era visibilmente tra i più scossi per la morte di Jason Dupasquier, avvenuta sabato durante le qualifiche della Moto3, e dopo un'ottima partenza è finito ruote all'aria all'Arrabbiata al secondo giro quando era al comando.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Neanche la doppia trasferta in Austria, subito dopo la pausa estiva, su una pista storicamente alla Ducati, è riuscita a sbloccare lo zero alla voce vittorie di Pecco: nella prima gara, il Gran Premio di Stiria, ha dovuto fare i conti con una gomma poco performante dopo la bandiera rossa. 7 giorni più tardi invece a beffarlo è stato l'arrivo della pioggia, dopo che era stato in testa per 24 dei 28 giri in programma.

La tanto agognata prima vittoria è arrivata su una pista su cui non ci si sarebbe aspettati necessariamente una Ducati a dettare il passo, perché era addirittura dal 2010, dai tempi di un certo Casey Stoner, che una Desmosedici non si imponeva al Motorland. Ma questa volta Pecco non ha lasciato veramente niente al caso e finalmente è riuscito a cambiare le sue stelle.

Su una pista su cui aveva sempre sofferto in passato, ha mostrato fin da subito un passo di altissimo livello, ma è in qualifica che ha fatto capire di essere un pilota che ha la stoffa per raggiungere traguardi importanti: con il suo 1'46"322 ha polverizzato il precedente primato che apparteneva a Marc Marquez addirittura dal 2015, firmando la prima delle cinque pole position consecutive che hanno caratterizzato il suo finale di stagione.

Francesco Bagnaia, Ducati Team MotoGP

Francesco Bagnaia, Ducati Team MotoGP

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Ma è come è arrivata questa prestazione che ha impressionato, perché Bagnaia non ha avuto problemi ad ammettere di aver studiato la telemetria di un altro ducatista per fare la differenza all'ultima curva: "Guardando i dati di Martin, ho visto che quello era un punto in cui potevo migliorare molto e ho fatto un step importante. Lui la fa molto in stile Moto3 o Moto2, entrando con poco freno, lasciandola correre e andando molto largo. Sono riuscito ad entrare con poco freno e a tenerla stretta, quindi penso di aver fatto la differenza proprio lì".

Capire i dati dei compagni di marchio, ma soprattutto mettere subito in pratica quello che hanno dimostrato di saper fare meglio di te non è roba da chiunque. Ma è una caratteristica che poi Pecco ha confermato anche più avanti, per esempio imparando il T1 di Austin da Jack Miller per andare a prendersi la terza pole di fila.

La gara poi è stata una vero e proprio esame di maturità, perché per tutti i 23 giri da completare ha avuto la Honda di Marc Marquez incollata al codone della Ducati, ma non ha mai ceduto alla pressione dell'otto volte campione del mondo ed ha risposto colpo su colpo quando lo spagnolo ha provato in tutti i modi ad attaccarlo nelle tre tornate conclusive. Anzi, è stato lui a costringere Marc a forzare, portandolo a commettere un errore e ad andare lungo nel giro decisivo. Non ci si deve stupire, dunque, se poi questa gara è stata lo spartiacque della sua stagione. Lo sarà anche per la carriera di Pecco?

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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