Le Michelin tornano a causare qualche mal di testa in Australia
Sono state ben 13 le cadute che hanno caratterizzato l'ultima giornata, preoccupando i piloti che hanno nuovamente riperso un po' il feeling con l'anteriore.
Foto di: Mirco Lazzari
Nel primo test della pre-season della MotoGP, andato in scena appena due giorni dopo la conclusione del Mondiale a Valencia, quasi ogni pilota si era lamentato della mancanza di feeling con la gomma anteriore realizzata dalla Michelin. L'azienda francese però ha avuto una grande capacità di reazione e all'inizio del mese si è presentata con diverse nuove mescole in Malesia, ribaltando completamente l'opionione generale.
"Hanno lavorato molto e si vede, perché queste mescole sono parecchio migliori rispetto a quelle di Valencia" è stata l'opinione diffusa a Sepang. Ora, a distanza di due settimane, il panico è tornato ad affacciarsi quasi in ogni box a Phillip Island, dove nella terza ed ultima giornata dei test ci sono state ben 13 cadute, quasi tutte dovute al troppo ottimismo dei piloti nei confronti della gomma anteriore.
"Nel mio caso è stata colpa della gomma, ne sono sicuro, perché non avevo neanche iniziato a piegare la moto, ero sul rettilineo" ha spiegato Maverick Vinales, che ha distrutto la sua Suzuki. E il suo compagno di squadra Aleix Espargaro è stato ancora più critico: "Non è normale che accadano queste cose in MotoGP. 13 incidenti sono troppi".
Jorge Lorenzo è un altro piloti che non è rimasto impressionato positivamente in Australia: "Giovedì abbiamo pensato che alcuni set di pneumatici fossero difettosi e quindi li abbiamo riconsegnati. Forse ci siamo sbagliati ed andavano bene, quindi venerdì abbiamo chiesto di riaverli indietro, ma ormai non erano più nuovi. Con le Michelin sono già caduto tre o quattro volte in pochi giorni ed è un po' strano. Loro devono migliorare le gomme, ma anche noi dobbiamo fare del nostro meglio per adattarci".
Anche Marc Marquez non ha potuto evitare di registrare qualche anomalia: "Molti di noi sono caduti a causa della gomma anteriore. La Michelin è solo all'inizio, ma la cosa positiva è che stanno lavorando duramente. Fino ad oggi non ho mai spinto troppo forte sulla gomma, ma poi ho provato a fare un tempo e non ha tenuto. Il problema principale è che non ti avvisano. Quando ti rendi conto di averla persa, ormai siamo per terra".
A tutto questo va aggiunto un dato interessante: inizialmente la Michelin aveva chiesto alle squadre di non fare più di 25 giri con lo stesso set di gomme su un tracciato impegnativo come Phillip Island. Questo numero però è stato successivamente ridotto a 15.
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