La Yamaha prosegue la sua ristrutturazione interna
La Yamaha continua il suo processo di ristrutturazione e in questo caso è stato Kouichi Tsuji a lasciare la carica di presidente di Yamaha Motor Racing.
Foto di: Scherazade Mulia Saraswati
Come ha appreso Motorsport.com, l'ingegnere giapponese, fondamentale negli ultimi successi della Yamaha (l'ultimo titolo è stato quello che Jorge Lorenzo ha vinto nel 2015 dopo una duello con Valentino Rossi), dal mese di settembre è stato trasferito alla divisione nautica della Casa del diapason.
A prendere il suo posto invece è Hiroshi Ito, che era già stato nominato direttore generale dell'area sviluppo del reparto corse nel corso dell'inverno. Tsuji è stato nel paddock per l'ultima volta a Silverstone, dove si era recato per salutare i suoi amici più cari.
La Yamaha comunque, per il momento, non ha confermato o smentito la cosa quando le è stato domandato.
In ogni caso, questo è solo l'ultimo cambiamento avvenuto all'interno della struttura di Iwata nel tentativo di ritrovare la strada per il successo persa negli ultimi anni.
La figura più visibile di questa scossa è Takahiro Sumi, che dall'inizio dell'anno ricopre già il ruolo di Capo Progetto in sostituzione di Kouji Tsuya, il suo predecessore.
Tra quel sollievo e l'iniezione di risorse apportate alla sede europea del team, a Gerno di Lesmo, la Yamaha è riuscita ad accelerare il processo di sviluppo della M1, anche se oggi è Fabio Quartararo, un rookie che per contratto non può avere le ultime novità, il pilota che sta ottenendo i risultati migliori per il marchio di Iwata.
"Penso che abbiamo avuto più cose interessanti da provare nelle ultime settimane rispetto agli ultimi tre anni" ha detto Valentino Rossi lo scorso fine settimana a Misano, dove si è piazzato quarto, a 12 secondi dal vincitore Marc Marquez e più di 11 indietro rispetto a Quartararo (secondo).
"La comunicazione è migliorata rispetto allo scorso anno. Ora parlo direttamente con Sumi e gli dico quello che penso. Se un pezzo è buono o meno. Le cose stanno cambiando rapidamente, ma mancano piccoli dettagli. Dobbiamo evolvere rapidamente" ha detto a sua volta Maverick Vinales lo scorso fine settimana.
A Misano, il "Dottore", che segue una strada differente da Vinales a livello di telaio, ha già utilizzato il forcellone in carbonio che la Yamaha aveva introdotto nei test di fine agosto. "E' probabile che continueremo ad usarlo. La moto è migliorata nelle ultime gare e la Yamaha sta lavorando nella direzione giusta" ha concordato l'italiano.
Gallery: tutte le Yamaha ed i suoi piloti ufficiali in MotoGP
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