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La sfortuna "fantozziana" perseguita Dovi: aveva il collo bloccato

E' un problema che il pilota della Ducati si porta dietro dal 2005, ma non crede che lo infastidirà nel resto del weekend. Il 13esimo posto poi non lo preoccupa perché oggi c'era poco grip e lui non ha utilizzato la gomma nuova.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team

La firma sul rinnovo contrattuale con la Ducati non sembra aver spazzato via la nuvoletta "fantozziana" che sta perseguitando Andrea Dovizioso nella stagione 2016. Il weekend edel Mugello, infatti, si è aperto con il collo bloccato per il forlivese. Un problema che lo tormenta dal 2005 e che cicliamente arriva ad infastidirlo. Se non altro, pur essendo fuori dalla top ten (ma non ha montato la gomma nuova), ha raccolto dati importanti in vista di domani.

"Non è stato il miglior modo per iniziare questo weekend, perché ho avuto un problema al collo. Stamattina quando mi stavo mettendo il casco mi è andato in compressione e mi sono bloccato. Però comunque abbiamo fatto il possibile per poter girare pomeriggio e ci sono riuscito. Era importante per avere dei feedback ed essere pronti per domani mattina, che sicuramente troveremo condizioni migliori di oggi, con più grip, e quindi più reali in ottica gara. Poi alla fine non ho messo la gomma nuova a differenza di altri piloti, quindi sono abbastanza indietro, ma non credo che sia una cosa preoccupante" ha raccontato "Desmodovi".

Quando poi gli è stato chiesto di approfondire l'argomento del problema al collo, ha aggiunto: "E' un problema che si è acutizzato nel 2005 a Barcellona, quando andai contro il muro con la 250. Io ho un collo un po' anomalo, nel senso che è dritto dove quasi tutti dovremmo avere una curva. A volte capita quindi che mi si blocchi e che io non riesca più ad andare indietro. Purtroppo non è risolvibile nell'arco di due o tre giorni, però è migliorabile. Mi è già successo nel 2013, qui al Mugello, perché caddi alla San Donato, e comunque sono riuscito ad arrivare alla gara in condizioni buone. Le sensazioni di oggi sono meglio di allora, quindi credo che tra domani e domenica non sarà un problema, ma vediamo come mi sveglierò domani mattina".

Riguardo alla messa a punto della sua moto, crede che questa sia vincolata soprattutto allo scarso grip offerto oggi dall'asfalto del saliscendi toscano: "Oggi pomeriggio il grip non era gran che, soprattutto non riuscivo a frenare forte perché la moto si metteva di traverso. Era uno dei limiti che avevo e facevo fatica anche a girare nelle curve lunghe, ma ho fatto tutto il turno con la stessa gomma, quindi poteva essere legato al grip dietro. Se guardiamo ai tempi, molti li hanno fatti con la gomma nuova: anche a me sarebbe piaciuto mettere le carte in tavola subito, ma non la vedo una situazione preoccupante".

Qualora non ci fosse più grip domani, come previsto, lui e la Ducati comunque hanno già pensato a delle contromosse per provare a migliorare la situazione: "Principalmente non riuscivo a far girare la moto come avrei voluto io, ma credo che il poco grip condizionasse questo aspetto. Vedremo domani mattina come si comporterà la moto con più grip, ma se non bastasse questo abbiamo già approntato delle soluzioni da provare. Ma in punti come le Arrabbiate o la Casanova-Savelli oggi ero davvero lento a centro curva".

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