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La MotoGP avrà forti restrizioni COVID in Qatar

L'intero paddock della MotoGP vivrà in una bolla da cui non potrà uscire per tutta la durata del suo soggiorno in Qatar, che in alcuni casi potrebbe durare anche un mese.

Yuki Kunii, Honda Team Asia

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il circuito di Losail, in Qatar, sarà teatro dell'inizio della stagione 2021 della MotoGP. Ospiterà inoltre i test pre-campionato in tutte e tre le categorie, così come i primi due Gran Premi dell'anno. L'attività inizierà con l'allestimento del paddock il 4 marzo e terminerà dopo la seconda gara, domenica 4 aprile.

Alcuni dei membri del paddock del Mondiale dovranno rimanere più di un mese nel paese arabo, dove le rigide misure sanitarie a causa della pandemia del COVID-19 hanno costretto l'attuazione di misure estreme.

A partire da oggi, il protocollo che è stato comunicato alle squadre e allo staff del campionato, sulla falsariga di quello adottato dall'organizzazione degli Australian Open di tennis o della bolla NBA a Disney World di Orlando, prevede la quarantena assoluta e il movimento totalmente limitato per tutto il personale, compresi i piloti.

I responsabili della MotoGP hanno già informato i team che tutti i partecipanti saranno confinati in una bolla con movimento limitato tra gli hotel assegnati e il circuito, e che tutti i movimenti al di fuori di queste due aree saranno completamente vietati.

Prima di viaggiare, tutto il personale che va in Qatar deve ricevere una lettera di autorizzazione per salire sull'aereo, confermando che sono esenti dalla regola della quarantena di sette giorni del paese.

Oltre a questa lettera, per imbarcarsi sull'aereo per Doha, deve essere presentato il referto di un tampone negativo effettuato entro le 72 ore prima del volo, come è stato per tutte le gare dell'anno scorso.

Una volta all'aeroporto, tutti i membri del paddock devono sottoporsi a un nuovo tampone e saranno trasferiti ai loro hotel assegnati e isolati nella loro stanza per un massimo di 24 ore, in attesa di un risultato che dia esito negativo.

Anche se c'è un'applicazione (Etheraz) per il cellulare del Ministero dell'Interno del Qatar che inizialmente doveva essere obbligatoria, alla fine sarà la stessa Dorna a informare il personale, via e-mail, di qualsiasi informazione riguardante il confinamento.

Tutti i membri del mondiale e lo staff saranno soggetti a tamponi casuali presso il circuito durante il loro soggiorno in Qatar, così come di un test finale prima di lasciare il paese.

La bolla della MotoGP sarà limitata a quattro hotel in particolare, il Ritz Carlton e l'Inter Continental per chi arriva il 2 marzo. Il Grand Sheraton ospiterà chi arriva il 17 marzo, mentre chi arriva il 22 marzo alloggerà al Grand Hyatt. In tutti i casi, devono lasciare l'hotel e il paese entro il 5 aprile.

Un'altra importante restrizione è che nessun membro del paddock sarà autorizzato a noleggiare un'auto senza autista, e spetterà agli organizzatori prendere accordi con le compagnie di trasporto locale per i trasferimenti in autobus tra gli hotel e il circuito.

Il protocollo include il divieto di andare nei supermercati per il catering o qualsiasi altra necessità delle persone e delle squadre. L'organizzazione sarà incaricata, ogni giorno, di fornire al circuito le richieste precedentemente presentate.

Nel regolamento inviato alle squadre si sottolinea il divieto di "lasciare l'hotel per visitare i ristoranti o qualsiasi altro luogo" durante tutto il soggiorno nel paese, anche se è indicato che potranno utilizzare le aree della piscina e le palestre degli hotel in cui alloggiano. 

I piloti, i team e lo staff della MotoGP arriveranno in Qatar il 3 marzo. Il 5 avrà luogo lo shakedown e il test per collaudatori e rookie, mentre il 6 e il 7 tutti i piloti saranno in pista per i primi test ufficiali pre-stagione. Tra il 10 e il 12 si svolgerà il secondo e ultimo test per la classe regina, prima dell'inizio della stagione, che partirà il fine settimana del 26-28 marzo e proseguirà in quello dal 2 al 4 aprile.

Per i piloti e lo staff della MotoGP la pausa tra il secondo test e il primo Gran Premio è di 10 giorni, e questa è una potenziale fonte di conflitto al momento, poiché, anche se si raccomanda che i piloti restino nel paese per quei giorni, nessuno può obbligarli a farlo.

In ogni caso, se un membro del paddock decide di lasciare il Qatar durante questo periodo, al suo ritorno dovrà ricominciare il protocollo sanitario da zero.

Per la Moto2 e la Moto3 non ci sarà alcun "congedo", con i test per entrambe le classi che si svolgeranno dal 19 al 21 marzo, e tutto il personale deve essere in Qatar il 17 e non può lasciare il paese fino al 5 aprile.

Per tutto il personale che rimane in Qatar, si stanno prendendo in considerazione delle escursioni per i giorni in cui non c'è attività in pista.

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