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La KTM mette a tacere i rumors su Smith: sarà titolare anche nel 2018

La Casa austriaca ha diffuso un comunicato per chiarire che il pilota britannico rimarrà in sella alla RC16 anche nel 2018, affiancando Pol Espargaro. Mika Kallio prosegue come tester e farà delle wild card.

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing

La KTM ha confermato la sua formazione per la stagione 2018 della MotoGP, con Pol Espargaro e Bradley Smith che continueranno ad essere i suoi piloti.

Nonostante Smith si sia reso protagonista di una stagione particolarmente deludente, a differenza del collaudatore Mika Kallio, che ha brillato ogni volta che è salito in sella alla RC16, la Casa austriaca ha deciso di rinnovare la fiducia nei confronti del britannico anche per la prossima stagione.

Il finlandese, che non aveva mai nascosto la sua ambizione di essere promosso a titolare, dovrà invece accontentarsi di un'altra annata da collaudatore, con la possibilità di disputare diverse wild card, proprio come ha fatto nel 2017.

"La KTM ha supportato Bradley Smith fin dal primo test della RC16 a Valencia" spiega un comunicato diffuso dalla KTM, volto proprio a difendere Smith dalle voci legate alla sua possibile sostituzione.

"Si è inserito bene nella squadra e ha sempre lavorato duramente, dando il suo contributo nello sviluppo delle nuove componenti che sono entrate nel box prima di ogni singola gara".

"La squadra vuole confermare che nel 2018 Smith continuerà ad essere schierato a tempo pieno e che con lui è ansiosa di migliorare i risultati ed i tempi sul giro".

"E' un pilota che è salito sul podio in tutte le classi in cui a corso e quindi la KTM desidera affidargli ancora una volta una moto arancione".

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