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La Honda non trova la chiave di volta nei test di Barcellona

Pedrosa, ma soprattutto Marquez, avevano grandi speranze per la giornata di test di ieri a Barcellona. Il risultato finale, tuttavia, suggerisce che le cose non siano andate come previsto.

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Repsol Media

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

Lo sguardo di Marc Marquez si illuminava giovedì scorso quando parlava dei test di giovedì. Una cosa strana, perché il pilota di Cervera, alle porte del Gran Premio di casa, sembrava dare più importanza a questi collaudi piuttosto che pensare alla gara che lo attendeva.

La Honda ha portato un nuovo telaio, uno scarico inedito ed altri upgrade che Dani Pedrosa (39 giri in totale) e Marc (77, solo Smith e Bradl hanno girato di più), hanno testato il più possibile.

Ma l'impressione finale non è stata quella sperata. Anzi, il contrario: entrambi sono finiti a terra e sono parsi visibilmente frustrati. Marquez ha fatto segnare un miglior tempo di 1'45"029, staccato di oltre un secondo dal miglior giro di Cal Crutchlow.

"Chiaramente avrei voluto lasciare Barcellona in maniera diversa, ma è anche vero che i circuiti peggiori sono passati (Jerez, Le Mans, Mugello e Montmelo). Quelli che vengono ora sono più adatti ed anche la configurazione della moto può aiutarci" ha detto il #93.

"Spero davvero che sia così, perché abbiamo provato delle cose nuove. Ma non vanno sempre bene o magari non lasciano completamente soddisfatti. L'anno scorso è stata una giornata molto più produttiva, anche questa volta però abbiamo ottenuto informazioni interessanti, che potranno essere utili per il telaio che abbiamo utilizzato fino ad ora. L'aspetto positivo è che possiamo cercare di incorporare qualcosa su quello vecchio. Quello negativo è che quello nuovo è completamente all'opposto rispetto al mio stile di guida" ha confessato.

"Per il resto, abbiamo migliorato un po' l'elettronica. Domenica ho avuto dei problemi nel finale della gara e non capivo cosa stesse accadendo alla moto. Abbiamo visto c'era uno strano controllo collegato e siamo riusciti a configurarlo bene" ha concluso.

Una caduta ha troncato il programma di Pedrosa

Pedrosa ha chiuso al decimo posto nella classifica dei tempi con un 1'45"379, pagando quasi 1"5 sul primo.

"Non ci siamo focalizzati sulla ricerca del tempo o sui long run. Ho lavorato più sulle sensazioni ed ho continuato a provare il telaio, qualcosa legato all'uscita di curva ed un po' di elettronica. Ma non siamo riusciti a migliorare" ha detto Pedrosa a fine giornata.

"Abbiamo provato anche alcune evoluzioni della moto, ma idee per un secondo momento. Per quanto riguarda l'immediato, ad Assen proverò ancora una volta il telaio (Dani lo ha utilizzato in gara domenica) e vedremo se anche lì saranno confermate le stesse sensazioni. Si tratta di una pista diversa, inoltre anche il clima è importante, perché fa più freddo e la moto scivola di più" ha detto lo spagnolo, che avrebbe voluto provare più cose, anche se gli è stato impedito da una caduta.

Le nuove Michelin sono rimaste nel box

Poiché sia Marc, nel run finale della giornata, che Dani, prima della pausa pranzo, sono incappati in delle scivolate, è stato deciso di annullare le prove delle tre nuove gomme posteriori introdotte dalla Michelin.

"Ho provato la nuova anteriore, quella che avevamo usato a Jerez, e a mio parere vanno meglio quelli di cui disponiamo ora. Non portano nulla di nuovo. Con i tre pneumatici posteriori ero pronto per provarli nell'ultima ora, ma sono caduto, quindi non siamo riusciti a montarli" ha dichiarato Marquez.

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