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La Grand Prix Commission elimina la licenza a punti in MotoGP

La decisione è stata motivata con l'ampia gamma di sanzioni a disposizione dei commissari, che non la renderebbe più necessaria. Il caso più eclatante legato a questa regola fu Rossi in fondo alla griglia a Valencia 2015.

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3, Marc Marquez, Repsol H
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Loris Baz, Avintia Racing, Jorge Lorenzo, Ducati Team

L'incontro della Grand Prix Commission andato in scena lo scorso fine settimana a Losail ha portato delle novità interessanti, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti disciplinari del regolamento.

E' stato infatti deciso di abolire il sistema dei punti di penalità sulla licenza, che ha avuto il suo caso più eclatante nella sanzione che obbligò Valentino Rossi a scattare dall'ultimo posto in griglia nella gara decisiva del Mondiale MotoGP 2015 a Valencia, proprio a causa dei punti di penalità incamerati in seguito all'incidente con Marc Marquez in Malesia.

La decisione è stata motivata dall'ampia gamma di sanzioni ora applicabili da parte del collegio dei commissari. Quello che però non è chiaro a questo punto è come si arriverà a punizioni più pesanti e se queste quindi saranno completamente a discrezione dei commissari.

Tra le altre cose, il sistema era già stato rivisto lo scorso anno, proprio in seguito alle polemiche innescate da quanto accaduto a Valencia, con la rimozione delle sanzioni in precedenza applicate a 4 e a 7 punti di penalità (partire ultimo e partire dai box), lasciando solo il GP di squalifica, che scattava però dopo il raggiungimento dei 10 punti nell'arco di 365 giorni.

È stata inoltre confermata l'impossibilità di ricorrere in appello contro una decisione del collegio dei commissari se la decisione di tale organo è disciplinare.

Dal punto di vista sportivo invece è stata accolta la richiesta delle squadre di aumentare a 6 il numero dei meccanici che possono lavorare su un prototipo durante le qualifiche. In precedenza era stato infatti ridotto a 4, limite che rimane invece per le gare "flag to flag". I ogni caso, i meccanici dovranno indossare il caschetto protettivo.

Infine, per quanto riguarda le classi Moto2 e Moto3, sono state introdotte delle restrizioni dal punto di vista tecnico. In particolare il divieto ad utilizzare il titanio nella costrizione dei prototipi, che comprende le sospensioni, il manubrio, i basculanti e i perni. Per la costruzione di queste ultime parti è ora vietato anche l’utilizzo di leghe leggere.

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