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La delusione di Dovizioso: “Mi aspettavo di più, non ho fiducia”

Andrea Dovizioso archivia con delusione i test di Sepang, da cui sperava di ottenere qualche miglioramento. Il forlivese è in difficoltà con la M1 e ritiene che l'unico fino ad ora in grado di interpretarla al meglio sia Fabio Quartararo.

Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il Circuito di Sepang è tornato ad essere teatro dei test invernali della MotoGP, che tra conferme e novità hanno dato il via al 2022. La pre-stagione è cominciata indubbiamente al di sotto delle aspettative per Andrea Dovizioso, tornato a pieno regime con il team RNF WithU Yamaha ma sicuramente tra i grandi delusi di questi primi due giorni di attività in pista.

Il forlivese ha chiuso la seconda e ultima giornata in Malesia in 23esima posizione, a 1.1 secondi dal leader Enea Bastianini. Un risultato non proprio in linea con quanto immaginato, ma soprattutto che mette in risalto i deficit di una M1 che solo Fabio Quartararo sembra riuscire a interpretare al meglio. Il campione del mondo in carica è infatti l’unico in top 10, mentre tutti gli altri arrancano e restano piuttosto attardati.

Dovizioso guarda Quartararo per migliorare

Non nasconde una punta di delusione Andrea Dovizioso quando deve analizzare il i due giorni di test. Il pilota Yamaha conferma il grande potenziale della M1, tuttavia riconosce di non sentirsi soddisfatto da questa sessione di test in Malesia, dove ha capito che la direzione giusta è quella di Quartararo: “Non posso essere felice né della velocità né del passo. Penso che in questo modo solo Fabio sia in grado di guidare questa Yamaha, perché in questi due giorni di test mi sono reso che se non usi la moto come lui è molto difficile andare veloci. È molto strano, bisogna guidare in quel modo per essere competitivi, perché ci sono alcune cose molto buone delle moto”.

“Si deve lavorare come Fabio in ingresso e centro curva, ma in uscita la moto non è così buona e non si può sfruttare tanto questo punto per essere veloci. Questo rende difficile andare veloci in quel modo, come fa Fabio. “Lui frena molto bene, profondo, e riesce ad essere molto veloce al centro curva, lasciando scorrere la moto. Non prova a usare tanto la parte posteriore per accelerare, guadagna tanto in frenata a in centro curva. Questa è una cosa molto buona da fare”, afferma Dovizioso.

Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing

Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Fiducia e velocità: gli elementi mancanti

Nonostante il grande lavoro svolto all’interno del box, il pilota Yamaha rivela di non sentire la fiducia necessaria che gli permetta di riuscire a tirare fuori il massimo potenziale dalla M1: “Ho provato a studiare i dati, ma è molto complicato copiare gli altri piloti. Si possono studiare, analizzare, capire se c’è qualcosa che puoi fare. Magari può aiutare a essere migliori in alcune aree dove lo sono anche gli altri, ma nel complesso bisogna trovare il proprio modo. Però secondo me in questo momento c’è solo quel modo. Questo è un momento difficile e non ho ancora la fiducia necessaria”.

Una volta messi in archivio i test di Sepang, sarà il momento di proiettarsi verso Mandalika, che ospiterà la prossima sessione di test pre-stagionali. Anche lì però Dovizioso non crede di poter fare molto di più di quanto visto in Malesia: “Nella MotoGP di oggi sono tutti competitivi e non è più come una volta, quando le tue caratteristiche venivano fuori di più o di meno in base alle pista. Ora tutti siamo molto vicini e vanno tutti forti, quindi se non riesci a usare bene il pacchetto che hai, facilmente sei molto indietro. Speravo di essere già più avanti nell’adattamento della moto, perché è quello che mi può far avvicinare”.

L’adattamento alla M1 dunque prosegue, ma Dovizioso ritiene anche che i chilometri in sella alla moto possano aiutarlo ad acquisire la fiducia che ora manca: “Girandoci sempre di più, con le cinque gare e i test dell’anno scorso, oltre al test di quest’anno, è chiaro che cosa bisogna fare con la moto per essere più veloce e che cosa non funziona e per cui si fa fatica ad essere veloce in accelerazione e usare il grip per andare forte. Quindi si complica un po’ perché non hai più carte da usare per cercare di adattarti alla moto, bisogna guidare in una certa direzione e basta, perché la moto ha delle caratteristiche molto particolari. Secondo me in termini di telaio, frenata e inserimento rimane bellissima, ma ha altri aspetti dove facciamo tanta fatica, quindi se non guidi in questo modo specifico come sta guidando Fabio, si complica un po’ tutto”.

Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing

Andrea Dovizioso, RNF MotoGP Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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