La casa di accoglienza del Sic richiama folla ed emozioni
Alla presenza del padre Paolo e di molte personalità della MotoGP, si è svolta la toccante cerimonia di posa della prima pietra del progetto solidale per disabili voluto dalla Fondazione Simoncelli...
Foto di: Fondazione Marco Simoncelli
“Pensavo foste meno!”. Ha esordito così Paolo Simoncelli nel pomeriggio di giovedì 8 settembre, visibilmente emozionato, davanti alle centinaia di fan e amici radunatisi sulla collina di Coriano, a Sant'Andrea in Besanigo, per la cerimonia di posa della prima pietra della casa accoglienza per ragazzi disabili intitolata al “Sic”.
“Oggi voglio far vedere a chi ha creduto in noi che avevano ragione - ha proseguito Paolo Simoncelli - dalla signora che ogni mese da cinque anni manda alla Fondazione 5,80 euro alle grandi aziende che ci danno cifre più grosse. Voglio dimostrare che è possibile fare bene".
Tra i presenti al momento ufficiale Carlo Pernat, che ebbe per primo l'idea di costituire la Fondazione, e Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna. Presenti, oltre ai progettisti di Polistudio AES, anche gli sponsor storici del “Sic”, prima tra tutti San Carlo, che in questi anni ha avviato grandi azioni a sostegno della ONLUS.
Non poteva mancare poi Paolo Beltramo, leggendario commentatore della MotoGP e grande amico da sempre del “Sic”. Ed è stato proprio il giornalista a leggere la pergamena scritta per Marco dai suoi genitori, di cui segue un estratto:
“Questa prima pietra è solidissima perché appoggia sulla sofferenza che si può alleviare, sulla sfortuna che si può contrastare, sul destino avverso che si può combattere, sull’amore che può provare a vincere… Questa è la gara più importante perché è una gara senza traguardo e senza fine che tu, Marco, vincerai ogni volta che nella struttura d'accoglienza nascerà un sorriso…”.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione della prima pietra, sotto alla quale resteranno per sempre conservate le parole scritte da papà Paolo e mamma Rossella per il loro Marco.
Una copia del testo integrale sarà riportata sul muro esterno della casa di accoglienza, il cosiddetto “muro di Marco”. Tra i presenti anche il primo cittadino di Coriano, Domenica Spinelli. “Marco ha cambiato la storia di Coriano – ha dichiarato - portando la nostra città nel mondo ed ora il mondo guarda a Coriano grazie alle opere della sua Fondazione".
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