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KTM: Zarco inizia a capire la RC16, ma servono tempo e pazienza per arrivare al top

Il pilota francese è consapevole del fatto che la RC16 ha bisogno di uno step molto importante e quindi il primo passo da fare è capire in che direzione lavorare. Il feeling intanto cresce, anche se i migliori restano lontano.

Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing

Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing
Johann Zarco, Red Bull KTM Factory Racing

Quando ha scelto la KTM, probabilmente anche Johann Zarco sapeva che non aveva incontro ad una passeggiata, ma questa prima parte dell'avventura con la Casa di Mattighofen si sta rivelando addirittura più complicata rispetto a quanto avrebbe immaginato lui stesso.

Rispetto ai test di fine novembre il pilota francese è riuscito a migliorare il suo feeling con la RC16 e lo si è visto abbastanza chiaramente, visto che in Spagna era finito ruote all'aria spesso e volentieri, mentre in Malesia è riuscito a rimanere in piedi e almeno a coprire tanti chilometri. Cosa fondamentale quando bisogna crescere.

Il problema è che anche se nel corso delle giornate dei test di Sepang è riuscito a migliorarsi sensibilmente a livello di tempi, nella cumulativa figura addirittura in 17esima posizione. Troppo indietro per un pilota che in sella alla Yamaha aveva dimostrato di poter essere una minaccia costante alle posizioni di vertice.

"Abbiamo fatto qualche miglioramento, ma non mi aspettavo che gli altri potessero andare così forte. Il lavoro di Petrucci e di tutte le Ducati è stato abbastanza incredibile, ma devo dire che c'è stata una grande evoluzione da parte di tutti" ha detto Zarco alla conclusione delle cinque giornate di lavoro in Malesia (la KTM ha girato anche lo scorso weekend, godendo ancora delle concessioni).

Pur avendo migliorato il suo feeling con la RC16, Johann rimane convinto che il lavoro da fare sia tanto: "Siamo contenti del lavoro che siamo riusciti a fare, ma abbiamo ancora bisogno di molto lavoro e non è una sorpresa. Sono felice perché ho migliorato il mio feeling con la moto, la controllo meglio. Inoltre non sono caduto e anche questo è importante".

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La speranza però è di riuscire a trovare un buon setting più rapidamente tra un paio di settimane in Qatar, dove poi il 10 marzo si aprirà anche la stagione: "Ora avremo a disposizione tre giorni di test su una pista diversa come Losail e sarà interessante vedere se riusciremo ad adattarci più velocemente rispetto a quanto abbiamo fatto qui in Malesia".

Uno dei punti su cui la KTM dovrà lavorare di più secondo Zarco è il propulsore: "Anche se il nostro motore è interessante, penso che ne potremmo avere uno migliore, più forte ai bassi regimi di rotazione e che magari possa tirare qualche giro in più. Ma sono cose che speriamo di avere nel corso della stagione".

"Quando ho potuto seguire i migliori, ho visto che non è solo una questione di potenza e di accelerazione, ma che riescono ad avere anche più grip e quindi sono più veloci in uscita di curva. E' un altro aspetto su cui dobbiamo migliorare, perché quando sei stanco e le gomme sono usurate è il momento in cui sei più felice che la tua moto possa farlo" ha aggiunto.

Quando gli è stato chiesto se in Qatar potrà essere pronto per un weekend da protagonista, è parso piuttosto dubbioso: "Vedremo. Ora controllo meglio la moto ed ho più fiducia sull'anteriore e, anche se non abbiamo portato grandi cambiamenti, possiamo fare dei piccoli miglioramenti. Forse dovremo aspettare un po' di più del Qatar. Fa parte del gioco, perché la squadra ha bisogno di parlare con me: io e Pol abbiamo due stili di guida diversi, quindi non possono risolvere i problemi allo stesso modo. Diciamo che per ora abbiamo fatto un lavoro di base per indirizzare lo sviluppo".

In compenso, ha lasciato intendere molto chiaramente che nei weekend di gara preferirebbe pensare a correre e non a sviluppare la moto: "Non ci ho ancora pensato, ma abbiamo Mika (Kallio) e più avanti avremo Dani proprio per fare queste cose fuori dai weekend. In gara c'è già abbastanza stress e i piloti titolari non dovrebbero essere disturbati con i test dei pezzi nuovi".

Informazioni aggiuntive di Scherazade Mulia Saraswati

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