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KTM senza concessioni nel 2021: come cambia il lavoro invernale

La perdita delle concessioni e l’addio di Pol Espargaro costringeranno KTM a modificare i propri metodi di lavoro nel 2021, ma anche ad intensificare la preparazione che sarà portata avanti questo inverno con gli ultimi sviluppi.

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La stagione 2021, che sarà la quinta di KTM in MotoGP, si preannuncia molto diversa dalle precedenti della Casa austriaca. I podi ed i due successi di Brad Binder e Miguel Oliveira ottenuti quest’anno priveranno il costruttore delle concessioni che gli erano state accordate come da regolamento tecnico. KTM non ha dunque più diritto a svolgere test illimitati e, a partire dal 2021, avrà anche delle restrizioni sul motore, con una quota annua identica ai propri rivali, oltre allo sviluppo congelato dopo la prima gara della stagione.

KTM vede la perdita delle concessioni come un segno positivo, che simboleggia il successo dopo i primi quattro anni del suo programma e si prefigge gli obiettivi nella fase meno permissiva, in cui la moto non potrà più essere arricchita da sviluppi continui e ritocchi al motore. 

Sebastian Risse, coordinatore tecnico KTM in MotoGP, afferma: “Non abbiamo mai smesso di lavorare, in qualsiasi ambio. Abbiamo specialisti per tutto, perché abbiamo creato una grossa struttura e tutti fanno il massimo in base a ciò che impone il regolamento. È evidente che abbiamo ottenuto dei risultati interessanti, per questo abbiamo perso le concessioni, quindi è una sfida in più che affronteremo l’anno prossimo”.

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Il tecnico è consapevole del fatto che bisognerà lavorare su una ripartizione diversa del lavoro di sviluppo, dato che i piloti titolari non potranno più prenderne parte attivamente, cosa che fino ad ora hanno fatto: “Questo significa che bisognerà spingere ancora più forte durante l’inverno. Le regole non cambieranno solo tecnicamente, ma anche nell’approccio del lavoro tra il test team, la fabbrica e la squadra corse per fare in modo che la moto che va in pista sia la miglioe possibile. Prima, potevamo provare delle cose con i nostri piloti titolari, in futuro non potremo farlo. Se vogliamo fare dei test prima che inizino le gare, dovremo svolgerli questo inverno ed è qualcosa su cui dobbiamo insistere”.

Se KTM vuole raddoppiare il lavoro durante l’inverno, è anche perché è autorizzata ad apportare le ultime modifiche importanti sulla moto attuale prima di ottenere il nuovo status. Lo conferma Risse: “È vero, lo dice il regolamento ed abbiamo chiesto conferma. Siamo autorizzati a fare qualcosa per il prossimo anno, perché di fatto passiamo dall’avere delle concessioni al non averne più”.

La RC16 versione 2021 ha ancora qualche settimana per essere perfezionata, con il ‘super motore’ che già spaventa la concorrenza: “Al momento non posso dire a cosa assomiglierà la moto finale, perché ci stiamo ancora lavorando. Dani Pedrosa ha un programma di test molto fitto. Come sempre, lavoriamo in tutte le direzioni, ma dire fino a che punto la moto sarà diversa è qualcosa che dovremo specificare quando i test saranno conclusi, a fine novembre”.

KTM senza l’esperienza di Espargaro

I cambiamenti tecnici derivati dalla perdita delle concessioni non saranno la sola novità a cui il Costruttore di Mattighofen dovrà adattarsi. Honda ha infatti portato via a KTM Pol Espargaro, pezzo cardine dello sviluppo della RC16 dal 2017, anno di ingresso della squadra austriaca in MotoGP. Oliveira, promosso dal team Tech 3, lo sostituirà affiancando Binder per formare un duo promettente, avendo entrambi ottenuto una vittoria nella classe regina.

Tutti questi cambiamenti costringeranno a modificare il modo di lavoro nei weekend di gara, ma KTM preferisce non agitarsi, consapevole del fatto che potrà contare sull’esperienza di Danilo Petrucci, in forza al team Tech 3 nel 2021. Alla luce della nuova realtà che andrà a comporsi, rafforzare la collaborazione tecnica tra la fabbrica ed il team di base francese (così come avvenuto nel Gran Premio di Teruel), dovrebbe permettere di compensare le diverse perdite, ottimizzando le risorse di ognuno.

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Sebastian Risse, parlando dell’addio di Pol Espargaro e della nuova line-up, commenta: “Chiaramente si tratta di una sfida. È una situazione che dovremo gestire. Penso che i nostri piloti abbiano sempre portato avanti uno sviluppo formidabile. È vero che su alcune piste non possono acquisire esperienza, perché quest’anno non ci andremo, ma è una cosa che non possiamo cambiare e dobbiamo fare il massimo”.   

“Credo che per quanto riguarda ciò che si fa sulle regolazioni durante i weekend di gara abbiano già molta esperienza – prosegue – non è il primo anno che guidano una moto, anche se si trattava di altre marche. Gestiremo la situazione, non nello stesso modo in cui lo facciamo ora, perché abbiamo un pilota più esperto di altri, ma vantiamo tre ottimi piloti e ci divideremo il lavoro in un modo che ci permetterà di fare una buona stagione, credo”.

KTM potrà contare su Pedrosa?

KTM potrà ad ogni modo contare sulla presenza di due piloti esperti quando bisognerà provare, si tratta di Dani Pedrosa e Mika Kallio. La presenza dello spagnolo per la stagione 2021 poteva essere messa in dubbio nelle ultime settimane a causa dei rilanci di contratti tra il costruttore austriaco ed Andrea Dovizioso e per il fatto che non fosse stata data alcuna conferma ufficiale riguardo la conferma del contratto di Pedrosa. Ma Mike Leitner assicura che non ci sarà alcun cambiamento: “Il nostro team di piloti è già completo per la prossima stagione. Il gruppo resterà invariato, con Dani Pedrosa e Mika Kallio”.

Pur rifiutando di parlare delle trattative e di entrare nel merito della gestione di KTM, Sebastian Risse si augura di poter continuare a sfruttare l’esperienza di Pedrosa nel 2021 sul piano tecnico: “Dani è un pilota completo, ci può aiutare in tutti gli ambiti. Si concentra sempre su ciò che pensa possa essere un punto debole della moto e con lui ci sforziamo di lavorare su questi punti deboli”.

“Ovviamente la situazione è complicata, poiché la sua statura lo rende particolare. Ma da un’altra parte ha un’ottima comprensione di come sviluppare determinate cose, per lui in particolare o in generale per migliorare la moto, perché ha guidato molte moto diverse e ha avuto anche compagni di squadra diversi. Globalmente, ci aiuta molto in tutte le aree della moto”.

Dani Pedrosa sa che ognuna delle sue presenze in pista rivestono un’importanza fondamentale. Lodato per la qualità del suo lavoro e per l’apporto decisivo che ha avuto in questa stagione nei passi avanti di KTM, lo spagnolo dovrebbe ad ogni modo essere al centro degli ultimi sviluppi che si attendono sulla RC16, prima di una stagione 2021 che potrebbe vedere il costruttore austriaco affermarsi sempre di più tra i leader del campionato.

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