Lorenzo: "Ducati? Per ora non ha chiamato, ma l'ascolterei"
Jorge Lorenzo è stato protagonista di una video-intervista con il connazionale Pedrosa sul portale ufficiale della MotoGP e ha parlato dei rumors Ducati.








Jorge Lorenzo ha annunciato al mondo intero solo pochi mesi fa il proprio ritiro dalle competizioni agonistiche. Vuoi però l'età o il fatto che è ancora fresca negli occhi di tutti noi la sua ultima vittoria in Austria nel 2018 ci sembra difficile pensare ad un definitivo distaccamento dal mondo delle corse.
Naturalmente ad alimentare questa speranza di rivederlo presto in MotoGP ci ha pensato lui stesso, ritornando quasi subito a bordo del suo primo amore, la Yamaha, diventando tester ufficiale della squadra di Iwata per la stagione 2020.
In un'intervista con il connazionale Dani Pedrosa al sito ufficiale della MotoGP, lo spagnolo ha provato però a spiegare i motivi che lo hanno spinto ad optare qualche mese fa per il ritiro: "Bisogna tenere conto che se un pilota ha un padre molto esigente da quando aveva tre anni, che gli ha sempre dato lavoro e disciplina, sempre con un cronometro in mano non è facile".
"Ho avuto infortuni, ho rischiato la vita. Quando hai la possibilità di goderti la vita senza più alzarti alle 7 del mattino la tentazione è grande. Se sei molto competitivo, lo sforzo ne vale la pena, in caso contrario è meglio cominciare un'altra vita".
In quest giorni però si sono fatte sempre più insistenti le voci che lo vorrebbero di ritorno alla Ducati, qualora dovesse saltare la trattativa tra Andrea Dovizioso e la casa di Borgo Panigale. Lorenzo però in tal senso ha voluto fugare ogni minimo dubbio.
"Non è vero. Certo ho un ottimo rapporto con Dall'Igna. In Derbi abbiamo vinto insieme delle gare e due Mondiali. Abbiamo un bel rapporto umano. Mi ha chiamato per il mio compleanno e non abbiamo parlato di nulla che riguardasse la nostra professione. Per ora sono felice. In ogni caso mai dire mai".
"Se arrivasse una chiamata per vincere dei titoli sicuramente li ascolterei. A 33 anni penso ancora che con gli strumenti giusti sarei in grado di vincere. Per ora quella chiamata non è arrivata. Al momento ci sono solo due opzioni: la Yamaha, che sembra avere già tutti e quattro piloti per la prossima stagione, e la Ducati. Qualunque cosa accadrò sono contento della mia vita. Vorrei continuare a lavorare con la Yamaha per fare il lavoro che non sono riuscito a fare quest'anno a causa del Coronavirus".
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