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Jarvis: "Non è facile gestire ingegneri e piloti"

Il managing director della Yamaha ha risposto a Valentino Rossi, spiegando che non è facile trovare un punto d'incontro tra ingegneri e piloti.

Massimo Meregalli, Lin Jarvis

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi è tornato protagonista e non solo in pista nella domenica del Gran Premio d'Andalusia. Il "Dottore" ha finalmente sfoderato una prestazione da podio, battagliando ad armi pari fino a due giri dalla fine con il compagno di squadra Maverick Vinales, ma subito dopo i festeggiamenti ha preso la palla al balzo per mandare un messaggio forte e chiaro alla Yamaha.

Il pesarese ha rivelato di aver rivoltato come un calzino l'assetto della sua M1, andando contro a quelle che erano le indicazione che da parecchio tempo gli imponevano gli ingegneri di Iwata, seguendo la stesa strada di Vinales e di Fabio Quartararo, e lo ha fatto senza troppi giri di parole: "Hanno Vinales e Quartararo che vanno fortissimo. Io invece ho 41 anni, quindi mi dicono: impara a guidare questa. Questa è la verità" ha detto ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

Parole che in un certo senso hanno imposto una replica al managing director Lin Jarvis, che ha cercato di fare chiarezza sempre davanti alle telecamere dell'emittente satellitare.

"Sicuramente noi abbiamo quattro piloti e tutti hanno un setting più o meno simile. Ma Valentino ha sempre avuto problemi con le gomme, per quanto riguarda il grip. Dopo il weekend della scorsa settimana ha pensato che doveva cambiare qualcosa, altrimenti se fosse andato avanti così, senza feeling, non aveva senso" ha spiegato Jarvis.

"Stavolta ha spinto per cambiare il setup ed andare su uno che avevamo usato in passato. Le gomme sono cambiate e anche la moto è cambiata, ma comunque lui ha spinto per avere la possibilità di cambiare. Poi non è sempre facile questa cosa, perché i giapponesi hanno tanti dati, quindi dicevano che secondo loro l’altro setup era migliore, ma lui ha spinto per quello che ha usato ed alla fine abbiamo visto i risultati" ha aggiunto.

Per la squadra, dunque, c'è da gestire il difficile lavoro di mediazione tra gli ingegneri e piloti, soprattutto in situazioni come queste, quando i dati e le sensazioni dicono cose differenti, ma principalmente quando ci sono due piloti che invece vanno alla grande come Quartararo e Vinales.

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"Gli ingegneri in Giappone hanno tanti dati e vogliono seguire la loro strada, ma è importante sentire i piloti e capire cosa vogliono. Questo è il lavoro nel box, capire cosa sente il pilota e confrontare i dati. Ma quando ci sono piloti che vanno forte ed un altro vuole cambiare, c’è una sorta di ‘contro-lavoro’ difficile da gestire".

Jarvis poi ha affrontato anche il teme  del guasto al motore che ha fermato Franco Morbidelli, proprio quando era in lotta per podio. Quindi non ha negato che effettivamente c'è un po' di preoccupazione legata all'affidabilità dei propulsori, visto che oggi Vinales ha già montato la sua quinta unità e Rossi la quarta.

"Mi dispiace tanto per Franco, perché ha fatto una bella gara, così come la settimana scorsa. Ma oggi sembrava molto forte, ma ha avuto questo problema al motore. È un gran peccato e mi dispiace tantissimo. Sicuramente noi siamo un po’ preoccupati, perché abbiamo perso due motori nel primo weekend ed un altro oggi".

"Fortunatamente non di più, perché abbiamo tre piloti sul podio. È un po’ strano perché abbiamo perso diversi motori, ma abbiamo fatto due bei weekend di gara. Quindi l’importante adesso è di controllare molto, molto bene per capire se questo problema è lo stesso che abbiamo già avuto e poi trovare una soluzione al più presto" ha concluso. 

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