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Conferenza stampa

Jarvis: "Abbiamo fatto tutto il possibile per tenere Lorenzo"

Il grande capo della Yamaha MotoGP spiega che gli era stato offerto il massimo possibile, ma che probabilmente sono altri i fattori che hanno spinto Jorge verso la Ducati. Però gli lascia ancora una porta aperta per un ritorno futuro.

Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha

Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha

Yamaha MotoGP

Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Second place Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Podium: Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Podium: Race winner Marc Marquez, Repsol Honda Team, Honda; second place Jorge Lorenzo, Movistar Yam
Andrea Iannone, Ducati Team, Ducati e Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha
Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha celebrate with champagne
Secondo, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

"Non è mai semplice perdere un pilota come Jorge, ma è una sua scelta quindi non voglio discuterla. Speriamo di poter chiudere la stagione con lo stesso stile con cui abbiamo affrontato i primi otto anni della nostra avventura insieme. E' un momento triste, questo è sicuro".

Con queste parole Lin Jarvis ha iniziato il suo intervento durante la conferenza stampa del GP di Spagna di MotoGP. Del resto, non deve essere facile dover dire addio al pilota che ha consegnato gli ultimi tre titoli iridati alla tua squadra, quindi è normale che il grande capo della Yamaha MotoGP si sia soffermato a lungo sulla partenza di Jorge Lorenzo verso la Ducati nel 2017.

Secondo lui la Yamaha ha fatto tutto ciò che era in suo potere per convincerlo a rimanere anche alla fine del 2016, ma forse Jorge cercava una nuova sfida: "Noi gli abbiamo offerto il massimo delle nostro possibilità come azienda, ma probabilmente Jorge cercava nuovi stimoli e credo che abbia ricevuto anche una proposta economica migliore della nostra e che questi fattori lo abbiano aiutato a prendere la decisione. Tra le altre cose, ora la Ducati è una moto molto competitiva, quindi c'è meno rischio a decidere di cambiare. Probabilmente essere il numero uno indiscusso nel suo team del futuro è una cosa che l'ha attratto. Qui ha sempre avuto un trattamento alla pari con Valentino e continuerà ad averlo fino alla fine dell'anno".

Ad una domanda più precisa, si è infatti detto certo che la Casa di Iwata non avrebbe potuto offrire di più di quanto ha già fatto: "Abbiamo proposto il nostro pacchetto migliore a Jorge, mettendo in chiaro che quello era il meglio che avremmo potuto mettere insieme. Non so se avremmo potuto offrire di più, perché abbiamo due piloti molto importanti insieme, i primi due classificati del Mondiale dell'anno scorso. Con Jorge non siamo sempre andati d'accordo su tutto, ma siamo stati sempre molto onesti. Per questo sono sicuro che non avremmo potuto offrire di più".

Non si è sbilanciato invece sulla possibilità che i rapporti tesi all'interno del box dopo i fatti di fine 2015 siano stati il fattore scatenante dell'addio di Jorge: "A mio avviso quello che è successo a Sepang sicuramente ha influenzato quello che è successo alla fine del campionato, ma anche l'atmosfera all'interno del box. Di sicuro prima di Sepang il rapporto tra Jorge e Vale era stato buono, pur essendoci una forte rivalità tra i due. Dopo la Malesia tutto è cambiato e questo è un fatto innegabile. Credo comunque che la Yamaha abbia gestito la situazione nel migliore dei modi, quindi lo dovete chiedere a Jorge se questo ha inciso".

Su una cosa però è stato chiaro ed inflessibile. Il maiorchino continuerà ad avere lo stesso trattamento di Valentino Rossi: "Per il resto della stagione la nostra missione sarà la stessa di Jorge: abbiamo 15 gare da disputare ed un campionato del mondo da vincere. Non ci potrebbe essere un modo migliore per concludere la nostra avventura. Cercheremo di dargli un supporto paritario tra lui e Valentino, anche a livello di sviluppi. E' chiaro che quando a Brno proveremo la moto 2017, la storia sarà diversa".

Molto probabilmente poi gli concederà il permesso di provare la Desmosedici GP già dai test di fine anno a Valencia: "Non c'è stato ancora domandato dalla Ducati, ma quando ci verrà chiesto decideremo. Probabilmente comunque lo faremo, perché è diventato praticamente una regola non scritta nell'ambiente. In ogni caso è ancora presto per parlarne".

Infine, ha lasciato la porta aperta ad un possibile ritorno dello spagnolo tra qualche anno: "Non vedo alcun motivo per cui la porta non debba essere aperta per Jorge in futuro. Abbiamo vissuto nove anni molto belli insieme. Una cosa speciale della Yamaha, e lo avrete sicuramente notato, è che manteniamo i rapporti con i nostri piloti anche quando cambiano squadra. Dunque, non sarei sorpreso se Lorenzo in futuro decidesse di tornare alla Yamaha".

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