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Il Sachsenring può essere la "medicina" di Marc Marquez?

Il recupero dell'otto volte campione del mondo procede più a rilento del previsto anche a causa di una Honda poco competitiva. Questo fine settimana però si va al Sachsenring, dove è imbattuto dal 2010 comprese le classi minori: sarà l'occasione giusta per rivederlo al top?

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La stagione 2021 della MotoGP sta vivendo sul duello tra Fabio Quartararo e lo squadrone Ducati, ma nel prossimo fine settimana gli occhi degli appassionati potrebbero essere puntati altrove. Dopo aver saltato l'edizione 2020 a causa della pandemia, il Motomondiale torna infatti a disputare il Gran Premio di Germania e a fare rotta verso il Sachsenring.

Trattandosi del tracciato della Sassonia, avrete sicuramente capito che stiamo parlando del suo re incontrastato, ovvero Marc Marquez. Il pilota spagnolo è imbattuto in Germania da ben 10 stagioni: ha vinto in 125cc nel 2010, poi ha aggiunto due successi nella sua parentesi in Moto2, seguiti da ben sette trionfi nella classe regina.

Non è un mistero che il pilota di Cervera ami le curve a sinistra e da questo punto di vista il Sachsenring è un vero e proprio paradiso per lui, visto che delle 13 pieghe da percorrere, solamente tre sono a destra. Non è casuale quindi che questo sia il suo terreno di caccia preferito da quando è approdato sulla scena iridata.

Quello tedesco quindi diventa un appuntamento fondamentale per fare il punto della situazione sul recupero dell'otto volte campione del mondo dall'infortunio al braccio destro che lo ha tenuto lontano dalla sua Honda per tutto il 2020, oltre ad obbligarlo a ben tre interventi chirurgici nell'arco di pochi mesi. Fino ad ora il suo rientro è stato innegabilmente al di sotto delle aspettative, ma un weekend in ombra anche al Sachsenring, non farebbe altro che alimentare i dubbi legati ad un recupero completo da parte del pilota di Cervera.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: Repsol Media

Il miglior risultato di questo primo scampolo di stagione rimane il settimo posto firmato al rientro, a Portimao. Poi i progressi sono stati più lenti di quanto avrebbe sperato lo stesso #93, che non si è nascosto ammettendo apertamente la cosa. E' vero però che le colpe vanno in buona parte attribuite anche alla Honda, perché non si può negare nemmeno che la Casa giapponese sta vivendo un momento molto difficile dal punto di vista tecnico, con la RC213V che in questa fase della stagione appare come la moto meno competitiva dello schieramento tra quelle ufficiali, superata anche da quella che fino all'anno scorso era un po' considerata una Cenerentola, ovvero l'Aprilia.

La sensazione è di essere di fronte quasi ad un cane che si morde la coda, nel senso che probabilmente Marquez avrebbe bisogno della miglior Honda per ritrovare la fiducia e che la Honda avrebbe bisogno del miglior Marquez per riuscire a venire fuori da questo momento di impasse tecnica, che sta mettendo tutti i suoi piloti nella condizione di dover provare a guidare oltre i limiti della RC213V, con il risultato di provocare un gran numero di cadute. Il problema ormai è risaputo, manca grip al posteriore, quindi la moto è lenta in accelerazione e per recuperare i piloti forzano in staccata, ma per lo stesso motivo hanno anche difficoltà a fermarla e a farla girare. E questo non sembra un guaio risolvibile in tempi troppo rapidi.

Pur essendo arrivato il terzo zero consecutivo, a Barcellona Marc ha ritrovato buone sensazioni prima della caduta alla curva 10 che lo ha estromesso dalla gara: "Mi sono divertito molto durante questi sette giri. Fino ad ora, in tutte le gare avevo dovuto gestire, ma stavolta ho deciso di partire e resistere fino a dove potevo. Qui non ho notato tante limitazioni fisiche. Ho cominciato a fare un po’ il giocoliere sulla moto".

Anche nei test del lunedì poi sono arrivate indicazioni positive sia dal punto di vista fisico che tecnico: "Questo giorno sarà importante per il futuro", ha detto infatti il pilota di Cervera, che ha completato ben 87 tornate in questa occasione. Un bel passo avanti rispetto a quelli di Jerez, dove fu costretto alla resa dopo pochi passaggi per la stanchezza accumulata nel corso del weekend.

Visti i precedenti, il Sachsenring potrebbe rappresentare la "medicina" giusta per riportare Marquez a lottare con i migliori almeno per una domenica. Anche perché, come spesso capita in Germania, ci sono alte probabilità di pioggia e Marc a Le Mans ha già dimostrato che sul bagnato, con la moto che diventa meno esigente dal punto di vista fisico, è in grado di fare la differenza. C'è da scommettere quindi che questo fine settimana sia già cerchiato in rosso da tempo sul calendario del #93, che sa che può essere l'occasione per togliersi una soddisfazione che potrebbe essere una bella cura anche per il morale oltre che per la classifica.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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