Iannone: "Sono il primo a portare la RS-GP in testa, che orgoglio!"
Il pilota di Vasto ha sfoderato una grande prestazione a Phillip Island, battagliando per la prima volta nelle posizioni di vertice con l'Aprilia, chiudendo sesto, a soli 0"7 dal podio.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Phillip Island sembra avere davvero qualcosa di magico per Andrea Iannone. Nel 2017, quando guidava una Suzuki in grande difficoltà tecnica, era riuscito a lottare per il podio. E la stessa impresa gli è riuscita anche oggi, in sella all'Aprilia.
Il pilota di Vasto è partito fortissimo dalla terza fila e per diversi giri è rimasto a battagliare al vertice, togliendosi anche la bella soddisfazione di diventare il primo pilota capace di portare la RS-GP in testa ad una gara di MotoGP, chiudendo alla fine sesto, a soli sette decimi dal gradino più basso del podio.
"Mi sono divertito molto. La RS-GP non era mai stata davanti a tutti e sono orgoglioso di essere stato il primo a mettercela. Peccato che non risulti sul traguardo, perché mi hanno passato proprio sul rettilineo. Però è stato emozionante rivedere l'Aprilia in alto. Per qualche momento siamo stati con i più forti e questo ci deve dare una grande motivazione ed una speranza per il futuro" ha detto Iannone.
Tra l'altro, se la sua Aprilia non avesse perso così tanto in rettilineo rispetto alle moto della concorrenza, forse il podio sarebbe stato possibile. Nel finale poi c'è stato anche un contatto con Alex Rins a complicargli la vita.
"Sono arrivato a sette decimi dal podio e se non avessi perso così tanto sul rettilineo, avrei avuto anche il potenziale per farlo. Però quello che perdevo lì mi costava fatica e gomma per recuperare. Ma forse sarebbe bastato anche non prendersi con Rins, che mi ha tamponato e mi ha staccato un'ala alla curva 4, quindi ho fatto gli ultimi tre giri con un'ala rotta e la moto era un po' leggera sull'anteriore. Fare podio sarebbe stata una grandissima soddisfazione, ma noi non molliamo"
La settimana prossima si corre a Sepang, dove difficilmente la sua RS-GP potrà essere competitiva come in Australia: "Sulla carta è una pista un po' più complicata per noi. Ci sono almeno sei frenate e accelerazioni da fermo, che noi soffriamo un pochino, ma soprattutto ci sono dei rettilinei su cui conta la velocità di punta ed abbiamo visto anche qui che è un qualcosa su cui soffriamo".
Andrea però ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro a tutte le persone che lavorano al progetto Aprilia MotoGP: "Voglio ringraziare tutti i ragazzi di Noale, perché so che stanno lavorando veramente forte sulla moto nuova, ma anche il presidente, perché sta credendo in noi, ci sta dando fiducia, e piano piano spero che riusciremo a dargli delle soddisfazioni".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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