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Iannone sollevato: "Abbiamo avuto un'illuminazione verso la fine"

Il pilota della Suzuki spiega di aver trovato un miglioramento importante nell'ultimo run dei test in Qatar, dopo aver faticato parecchio ed essere anche caduto più volte nell'arco dei tre giorni.

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Suzuki MotoGP

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Dopo una grande inizio tra Valencia e Sepang, nelle ultime due uscite di Phillip Island e Losail, Andrea Iannone ha faticato decisamente a ricreare lo stesso feeling con la Suzuki GSX-RR e soprattutto in Qatar ha avuto delle difficoltà, finendo ruote all'aria in ognuna delle tre giornate.

Il pilota di Vasto ha sottolineato più volte che le difficoltà sono relative soprattutto al giro secco, perché si evidenziano quando deve spingere al limite. Se non altro, però, "The Maniac" è convinto di aver trovato una chiave di volta proprio nell'ultimo run della giornata conclusiva.

"Non sono troppo contento o troppo triste, nel senso che comunque ogni giorno che passa capiamo qualcosa in più e questo è importante. Oggi credo che sia stato il giorno migliore di tutti, perché abbiamo capito qualcosa di molto importante alla fine" ha detto Iannone.

"C'è venuta un'illuminazione, abbiamo fatto una prova e sono migliorato molto. Gli ultimi tre giri che ho fatto sono stati tutti in 1'55", un 1'55"2 e due 1'55"5. Questo non era mai successo in questi tre giorni, quindi sono abbastanza contento per com'è andata" ha aggiunto.

I problemi con l'anteriore sono rimasti, anche se la situazione sembra essere migliorata dopo l'ultima modifica: "Abbiamo ancora un po' di chattering, soprattutto alla curva 6, dove non riesco proprio a frenare come vorrei. Però abbiamo trovato un miglioramento a livello di costanza, ma anche della fiducia con il freno, perché fino a mezz'ora dalla fine non riuscivo neanche a toccarlo che ero per terra. Iniziare ad utilizzarlo normalmente è già un grandissimo passo avanti".

Anche la caduta di ieri quindi sembra legata a quella: "Guardando i dati, mi domando perché sono caduto, perché ho fatto tutto uguale. Però quando sei sempre in una condizione molto critica, ci sta che cadi e non sai perché".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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