Iannone si arrende al dolore: non correrà neanche ad Aragon
Dopo essere sceso in pista nella FP1, il pilota della Ducati ha deciso di fermarsi perché il dolore è ancora intenso: al suo posto correrà Pirro sulla Ducati ufficiale. L'obiettivo di Andrea è arrivare in Giappone vicino al 100% del recupero.
Foto di: Ducati Corse
Andrea Iannone ci ha provato, ma alla fine ha alzato bandiera bianca: dopo aver saltato la gara di Misano a causa della frattura della vertebra D3 rimediata proprio nella FP1 in Romagna, ieri il portacolori della Ducati era stato dichiarato "fit", ma ha deciso di fermarsi.
Questa mattina il pilota di Vasto è sceso in pista nella prima sessione di prove libere del GP di Aragon, completando 17 tornate con tempi anche interessanti, visto che era riuscito a chiudere in sesta posizione. Il tutto senza fare ricorso agli antidolorifici.
Tuttavia, alla fine del turno Andrea ha spiegato di essere dubbioso riguardo alla possibilità di proseguire il weekend, perché il dolore alla schiena era piuttsto intenso ed aumentava con il passare dei giri. Di contro poi con il passare dei giri invece si riduceva la forza.
Inizialmente l'idea sembrava quella di scendere in pista nella FP2 provando a fare uso degli antidolorifici. Alla fine però Iannone si è tirato indietro e al suo posto sulla Desmosedici GP salirà il collaudatore Michele Pirro.
"Non è stata una decisione facile, ma salterò anche questa gara. Questa mattina le sensazioni erano state positive a livello prestazionale, quindi mi dispiace rinunciare a questo weekend, ma devo guardare in faccia la realtà ed essere lucido. La soluzione più logica per il futuro è questa" ha spiegato Iannone a Sky Sport MotoGP HD.
E poi ha proseguito: "Antidolorifici? Non mi piace andare in moto senza avere la sensibilità al 100%. Sono in fase di miglioramento, ma dopo mezz'ora dalla fine del turno mi sono trovato con il collo completamente bloccato. Per questo preferisco fermarmi ed arrivare in Giappone vicino al recupero completo. Del resto, a Misano mi avevano detto che ci sarebbe voluto circa 25 giorni".
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