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Iannone nella storia: riporta la Ducati alla vittoria al Red Bull Ring!

Le Desmosedici piazzano la doppietta in Austria e fermano un'astinenza che durava dal 2010, con la prima vittoria di Iannone. Lorenzo la spunta su Valentino per il gradino più basso del podio, ma Marquez limita i danni con il quinto posto.

Il vincitore della gara Andrea Iannone, Ducati Team

Toni Börner

Il poleman Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Il poleman Andrea Iannone, Ducati Team
Il poleman Andrea Iannone, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Polesitter Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team

L'attesa è finita: finalmente la Ducati è riuscita a tornare alla vittoria dopo ben oltre cinque anni d'astinenza. L'ultima volta che una Desmosedici era salita sul gradino più alto del podio era il 2010 a Phillip Island e in sella c'era ancora il tanto amato Casey Stoner.

L'eroe che al Red Bull Ring ha fatto festeggiare tutta Borgo Panigale è Andrea Iannone, che quindi ha centrato la sua prima vittoria in carriera in MotoGP e può chiudere senza rimpianti la sua avventura ducatista. Ma un bravo se lo merita anche Andrea Dovizioso, perché le due Rosse oggi hanno monopolizzato le prime due posizioni, conquistando una strepitosa doppietta.

Anzi, per buona parte della corsa è stato proprio il forlivese a condurre le operazioni. Al 22esimo passaggio però il pilota di Vasto ha trovato il sorpasso vincente alla staccata della curva 9 e poi si è immediatamente costruito un margine di vantaggio, impedendo a "Desmodovi" di avvicinarsi abbastanza da cercare un attacco.

Forse Iannone è stato favorito anche da una scelta di gomma differente: lui ha rischiato la gomma media al posteriore, mentre Dovizioso era stato più prudente optando per la dura. Questo potrebbe aver fatto la differenza nelle tornate conclusive, ma non toglie sicuramente meriti a "Maniac Joe", anzi.

Quello di oggi lo potremmo in un certo senso definire un podio dei riscatti, perché sul gradino più basso del podio c'è la Yamaha di Jorge Lorenzo, che si mette finalmente alle spalle una striscia di gare negative, riuscendo a mettersi dietro entrambi gli avversari nella corsa per il titolo.

Il maiorchino è stato l'ultimo ad arrendersi allo strapotese delle Ducati, rimanendo a un secondo fino a pochi giri dal termine, ma nel finale se non altro è riuscito a distanziare la M1 gemella di Valentino Rossi, dando un segnale importante a tutti quelli che ormai lo consideravano quasi spacciato nella corsa iridata. Per la terza gara consecutiva invece il "Dottore" manca l'appuntamento con il podio, pur avendo fatto comunque una gara discreta.

Con una spalla dolorante, ancora una volta Marc Marquez ha confermato la sua grande maturazione. Ha gestito la quinta posizione e limitato i danni, pur finendo staccatissimo: nella classifica iridata infatti lascia l'Austria con ancora 43 punti su Lorenzo e 57 punti su Valentino, un margine importante.

Sesto posto per la Suzuki di Maverick Vinales, che ancora una volta in gara non è riuscita a mostrare il potenziale che lascia presagire nelle prove. Lo spagnolo è rimasto nel trenino dei primi per circa metà gara, ma poi si è attardato insieme a Marquez, non riuscendo a superarlo quando è andato in crisi.

Rimonta fino al settimo posto Dani Pedrosa, ma la sua è stata una gara piuttosto anonima. A completare la top ten poi c'è il tandem britannico composto da Scott Reding e Bradley Smith, ma anche l'altra Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro. Subito fuori invece i due italiani Danilo Petrucci e Michele Pirro.

Da segnalare poi che ben cinque piloti sono incappati in un ride through per partenza anticipata: si tratta di Cal Crutchlow, Yonny Hernandez, Stefan Bradl, Alvaro Bautista ed Hector Barbera, con quest'ultimo che poi ha preso la bandiera nera per non essersi fermato a scontare la penalità.

Assente in griglia invece Jack Miller, caduto alla curva 8 nel warm-up di questa mattina, procurandosi delle lievi fratture alla vertebra T6 ed al polso destro.

Cla #PilotaBikeGiriTempoGapDistaccokm/hRitiratoPunti
1   29 Andrea Iannone Ducati 28 39'46.255     182.4   25
2   4 Andrea Dovizioso Ducati 28 39'47.193 0.938 0.938 182.3   20
3   99 Jorge Lorenzo Yamaha 28 39'49.644 3.389 2.451 182.1   16
4   46 Valentino Rossi Yamaha 28 39'50.070 3.815 0.426 182.1   13
5   93 Marc Márquez Alenta Honda 28 39'58.068 11.813 7.998 181.5   11
6   25 Maverick Viñales Suzuki 28 40'00.596 14.341 2.528 181.3   10
7   26 Daniel Pedrosa Honda 28 40'03.318 17.063 2.722 181.1   9
8   45 Scott Redding Ducati 28 40'15.692 29.437 12.374 180.1   8
9   38 Bradley Smith Yamaha 28 40'16.040 29.785 0.348 180.1   7
10   44 Pol Espargaro Yamaha 28 40'23.349 37.094 7.309 179.6   6
11   9 Danilo Petrucci Ducati 28 40'26.020 39.765 2.671 179.4   5
12   51 Michele Pirro Ducati 28 40'26.021 39.766 0.001 179.4   4
13   76 Loris Baz Ducati 28 40'30.539 44.284 4.518 179.0   3
14   53 Tito Rabat Honda 28 40'31.259 45.004 0.720 179.0   2
15   35 Cal Crutchlow Honda 28 40'49.501 1'03.246 18.242 177.6   1
16   19 Alvaro Bautista Aprilia 28 40'58.703 1'12.448 9.202 177.0    
17   68 Yonny Hernandez Ducati 28 41'00.772 1'14.517 2.069 176.8    
18   50 Eugene Laverty Ducati 28 41'22.765 1'36.510 21.993 175.3    
19   6 Stefan Bradl Aprilia 27 40'53.077 1 Lap 1 Lap 171.0    
  dnf 41 Aleix Espargaro Suzuki 24 35'27.366 4 Laps 3 Laps 175.3 Retirement  
  dq 8 Hector Barbera Ducati 12 17'14.178 16 Laps 12 Laps  

 

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