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Iannone: "La cosa più importante era reagire"

Il pilota della Ducati è fiero di essere tornato sul podio ad Austin, ma soprattutto di aver dimostrato tanta forza dopo le polemiche dell'Argentina. Ora l'abruzzese punta a continuare sulla strada intrapresa in Texas.

Andrea Iannone, Ducati Team

Foto di: Ducati Corse

Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team

Per due italiani delusi, un terzo è tornato a sorridere ad Austin. Se la gara texana è finita con un ritiro per Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso, Andrea Iannone è riuscito a mettersi alle spalle i fantasmi dell'Argentina e a conquistare il suo primo podio stagionale in rimonta, dopo aver preso il via dalla settima posizione.

E dire che nelle prime fasi la sua corsa si era messa in salita per il pilota della Ducati, ma poi i ritiri davanti a lui lo hanno aiutato a risalire la china: "In partenza sono stato molto attento, ma non è bastato perché comunque mi sono preso due belle carenate, una da Pedrosa e l'altra da Aleix Espargaro, così ho perso diverse posizioni alla seconda curva. Piano piano sono riuscito a trovare il mio ritmo, che era molto simile a quello di Lorenzo, e soprattutto a gestire una situazione che era molto difficile, perché rispetto al warm-up era molto più facile sbagliare, ma questo volta sono riuscito a stare lontano dai guai".

Quando gli è stato chiesto se crede che la gara texana possa essere utile per riguardagnare punti in ottica di un possibile rinnovo con la Ducati, il pilota di Vasto ha detto che non è questo che conta ora: "In questo momento la cosa più importante era reagire e credo che in questo weekend ho dimostrato la forza che ho dentro di me e non era facile dopo tutto quello che è successo in Argentina, perché me ne hanno dette davvero di tutti i colori. Però sono stato forte, non ho perso la concentrazione e non ho perso neanche la velocità con cui ho iniziato il campionato. Alla fine questa è la mia risposta".

Indirettamente è tornato anche sull'incidente con Dovizioso in Argentina, sottolineando che quello del forlivese con Dani Pedrosa non è stato poi tanto diverso: "Può capitare di sbagliare e lo abbiamo visto oggi con Pedrosa. In un anno come questo in cui sono cambiate cose importanti come le gomme e l'elettronica, a volte ci sono cose che ti vengono da fare per istinto o abitubine, ma con il nuovo pacchetto ti possono portare a fare un errore".

Infine, ha fatto capire di ritenere che magari avrebbe potuto avere la meglio su Dovi e Dani anche senza il loro ritiro: "L'incidente di Dovizioso e Pedrosa mi ha dato subito la terza posizione, però sono convinto che il mio ritmo non era assolutamente male e che bisognava vedere come sarebbe andata a finire, perché comunque ero solamente ad un secondo da loro. La cosa più importante è che ho ritrovato il mio feeling e siamo stati veloci anche se ho cercato di stare sempre dentro al limite. Ora mi aspetto di continuare a disputare dei weekend così, perché c'è un bel clima in squadra e la moto ha un buon potenziale".

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