Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Intervista

Iannone: "Io e Lorenzo saremmo una squadra perfetta"

Il pilota di Vasto si gioca la conferma in Ducati insieme a Dovizioso, ma crede che lui e Jorge formerebbero il mix ideale: uno veloce e futuribile e l'altro in grado di vincere da subito. Ecco il suo pensiero in un'intervista con Motorsport.com.

Andrea Iannone, Ducati Team, Ducati e Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha MotoGP, Yamaha

Foto di: Mirco Lazzari

Andrea Iannone, Ducati Team, Ducati
Andrea Iannone, Ducati Team, Ducati
Podium: Race winner Marc Marquez, Repsol Honda Team, Honda; second place Jorge Lorenzo, Movistar Yam
Podium: Andrea Iannone, Ducati Team, Ducati with a Red Bull girl
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team

Andrea Iannone è probabilmente il pilota al quale sono capitate più vicissitudini in questa prima parte del Mondiale MotoGP 2016. L'italiano ha messo le ruote della sua Ducati su una riga bianca in Qatar ed è finito a terra. Due settimane più tardi, in Argentina, gli è andata anche peggio, perché ha preso in pieno il compagno di squadra Andrea Dovizioso all'ultima curva, proprio quando entrambi avevano il podio in pugno.

Tutta questa amarezza, tuttavia, è stata mitigata ad Austin, dove il pilota di Vasto è riuscito a salire sul podio, approfittando anche dei ritiri che ci sono stati davanti a lui. Dopo tutto questo, la Casa di Borgo Panigale ha annunciato l'ingaggio di Jorge Lorenzo per il 2017, aggiungendo che solo uno tra Iannone e Dovizioso resterà in squadra. In questa chiacchierata con Motorsport.com, l'abruzzese ha lasciato intendere la convinzione che ci sono tanti argomenti che possono far pesare la bilancia dalla sua parte.

Cosa ti è rimasto di più: il podio di Austio o le cadute in Qatar e in Argentina?
"Sicuramente le prime due gare, ma non credo che le cadute pesino troppo. Non voglio guardare indietro, preferisco concentrarmi su quello che mi attende. Io sono ottimista e penso che il podio di Austin sia la riprova di questa mentalità. Qualcosa così si ottiene solo pensando positivo".

Hai imparato qualcosa da quelle cadute?
"E' stata una lezione, ma allo stesso tempo bisogna tener conto del fatto che quest'anno hanno cambiato molti elementi. Forse io l'ho sperimentato prima di chiunque altro, ma mi sembra che quest'anno commettono errori quasi tutti. Non è accaduto solo a me, è capitato anche a chi è già stato campione di cadere cercando il limite. Finora abbiamo visto tante cadute, perché questo nuovo pacchetto richiede uno stile di guida diverso. Fino a quando non ci saremo adattati mentalmente, scivolare è molto facile. Bisogna imparare a dominare il proprio istinto".

Il problema principale sono le gomme?
"Non solo quello, perché anche l'elettronica ad esempio aiuta molto meno. Dal mio punto di vista le gomme sono competitive, ma è necessario trattarle in modo diverso. E' un po' come quando ti piacciono due ragazze: ti possono interessare entrambe, quindi se si comportano in maniera differente non vuol dire che una sia bella e l'altra sia brutta. Le Bridgestone richiedevano un lavoro molto diverso da quello che si deve mettere in pratica per sfruttare le Michelin. I piloti devono solo adattarsi a questo".

Qual è il modo migliore per convincere la Ducati a tenerti come compagno di Lorenzo?
"Io non devo convincere nessuno. Penso che la Ducati sia consavole del mio potenziale e della mia velocità. Hanno tutti i dati che gli servono per poter decidere. E' chiaro che poi sarà importante disputare un buon Mondiale, ma questo è un desiderio più mio che della squadra".

A parte quello che accadrà nel tuo futuro, se ti potessi vedere su una Ducati, una Honda, una Yamaha o una Suzuki, quale pensi che possa essere più adatta al tuo stile di guida?
"In MotoGP sono cresciuto in sella ad una Ducati, quindi la conosco bene. Penso che mi sono adattato bene a questa moto e viceversa. Non ho mai provato una MotoGP diversa, quindi non ho idea di come siano le altre. In ogni caso, guardando la TV, credo che io, Jorge e Valentino abbiamo uno stile molto simile. Quindi, teoricamente, la Yamaha potrebbe essere abbastanza adatta. In ogni caso, penso che la Ducati sia la moto perfetta per me".

La Ducati sta incoraggiando te e Dovizioso a lottare per la seconda moto nel 2017?
"Questo non è lo scenario che vuole creare la Ducati. Potrebbe sembrare così, ma io sono sicuro che la Casa sappia esattamente cosa vuole per il futuro. Io non lo so ancora, ma sono sicuro che loro invece lo sanno. Poi è evidente però che quello che succede ogni domenica è importante".

Pensi che quello che è successo con Dovizioso in Argentina possa giocare a tuo sfavore?
"Certamente non mi aiuterà, però tutti possono commettere degli errori. L'anno scorso mi sono ritirato due volte per problemi meccanici e questo ha avuto un certo impatto sulla mia posizione finale nel Mondiale. A volte può rompersi la moto e a volte può sbagliare il pilota. In questo momento sto un po' pagando le mie colpe, ma cosa posso fare? Nessuno è perfetto, ma c'è da imparare dagli errori".

Cosa troverà Jorge Lorenzo il prossimo anno?
"Una squadra molto buona ed una factory molto importante. Non sono stato altrove, ma qui funziona tutto molto bene".

Non ti ha infastidito il fatto che negli ultimi mesi la Ducati dichiarasse apertamente di essere a caccia di un pilota vincente?
"La Ducati conosce il livello dei piloti di cui dispone e non credo che non pensi che non siamo tra i migliori. Quello che è successo, è che la squadra voleva essere sicura di avere un campione. Parlo per me, ma se la Ducati mi ha tenuto per tutto questo tempo è perché ha creduto nel mio talento e nelle mie potenzialità. Ovviamente, dopo alcuni anni di crescita e di sviluppo della moto, arriva un punto in cui è pronta per vincere. Ed è in questo momento che hanno deciso di andare a prendere un pilota che ha già dimostrato di essere un vincente. Io non ho ancora vinto nulla. Cioè, prima di arrivare in MotoGP ho vinto delle gare, ma non dei titoli".

Che cosa può portare Lorenzo che non può offrire Dovizioso?
"Non so, è qualcosa che dovrei scoprire. La teoria dice che Jorge può vincere un Mondiale. E la teoria dice anche che io sono un pilota molto veloce, promettente, ma che deve ancora vincere. Per questo credo che una squadra con me e Lorenzo sarebbe perfetta: un pilota giovane e molto veloce con uno che è in grado di vincere immediatamente. Comunque lo vedremo solo dopo che Jorge avrà provato la nostra moto".

Sei favorevole al fatto che la Ducati abbia preso Lorenzo?
"A mio parere, la Ducati ha fatto bene a firmare Lorenzo".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Taramasso: "Tre motivi per lo spinning della posteriore a Jerez"
Prossimo Articolo L'ultima missione di Nakamoto: il rinnovo di Marc Marquez

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia