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Iannone: "Dopo tanta fatica, un risultato così ci voleva!"

Oggi si inizia già a pensare al prossimo appuntamento di Brno, che attende la MotoGP nel fine settimana, ma per il pilota della Ducati è impossibile non parlare ancora del suo primo trionfo ottenuto pochi giorni fa al Red Bull Ring.

Poleman Andrea Iannone, Ducati Team

Foto di: Ducati Corse

Winner Andrea Iannone, Ducati Team and second place Andrea Dovizioso, Ducati Team
Winner Andrea Iannone, Ducati Team and Gigi Dall'Igna, Ducati Team General Manager
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team
Il terzo classificato Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, il vincitore della gara Andrea Iannone,
Andrea Iannone, Ducati Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Podio: il secondo classificato Andrea Dovizioso, Ducati Team, il vincitore della gara Andrea Iannone
Andrea Iannone, Ducati Team, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team prende la bandiera a scacchi
Il vincitore della gara Andrea Iannone, Ducati Team
Il vincitore della gara Andrea Iannone, Ducati Team

Sono passati appena quattro giorni dalla sua prima vittoria in MotoGP, con cui ha riportato al successo la Ducati ponendo fine ad un'astinenza che durava ormai da quasi sei anni. E' normale quindi che Andrea Iannone si sia presentato con un sorriso smagliante a Brno, dove ad attenderlo c'è l'11esimo appuntamento iridato. Così come era inevitabile che il suo incontro con i media italiani all'hospitality del team partisse proprio dalle sensazioni di questo importantissimo trionfo.

"Mi sento molto bene, come mai prima d'ora. Sono molto contento di tornare in pista, sono felice per come abbiamo affrontato lo scorso weekend e per il risultato che abbiamo ottenuto domenica. Credo che sia stata una cosa molto bella per tutti, un grande risultato dopo tanti anni di lavoro e di sacrifici. Come ho già detto, tutto il gruppo Ducati ha un merito incredibile per questo risultato e poi dall'altra parte sono contento di essere riuscito io a riportarla alla vittoria. Dopo quattro anni insieme, il mio obiettivo era portare a casa almeno una vittoria con questa moto, per regalare qualcosa di importante a questi ragazzi. Dopo tanta fatica, un risultato così ci voleva" ha detto il pilota di Vasto.

Quando gli è stato chiesto se questo successo ha cambiato qualcosa, almeno per quanto riguarda il suo approccio mentale, ha spiegato: "Ovviamente pensi sempre di riuscire a portare a casa un risultato del genere, però quando non ci riesci per tanto tempo diventa tutto un po' diverso e sai che non è mai facile soprattutto in MotoGP. Io però non ho mai mollato e il mio lavoro mi ha ripagato, quindi è stata un'altra lezione di vita. Ho sempre pensato che quando uno da tutto, alla fine raccoglie i frutti, ed ora ne sono certo perché ne ho avuto la dimostrazione".

Il Red Bull Ring calzava a pennello alla Desmosedici GP, ma Andrea crede che in generale ora la sua moto sia più competitiva e che quindi si possa fare bene anche a Brno: "Sicuramente avevamo un potenziale molto alto in Austria, ma non era così facile e scontato riuscire a vincere la gara. Anche qui quindi non sarà facile, anche se penso che nelle ultime gare la nostra competitività sia un po' migliorata. L'Austria è una pista particolarmente favorevole alle nostre caratteristiche e questo ci ha permesso di concentrarci soprattutto sui dettagli che poi hanno fatto la differenza. Qui bisognerà capire come inizieremo il weekend domani, anche se credo che questa possa essere una pista abbastanza favorevole per noi, perché l'anno scorso siamo stati veloci per tutto il weekend. Continueremo a cercare di crescere e a stare lì davanti, perché il nostro obiettivo è di stare con i migliori. Ovviamente non è semplice, ma ci proviamo".

C'è poi un dato statistico curioso: anche nelle classi minori ha quasi sempre corredato le sue vittorie con pole position e giro veloce. Una cosa che aveva notato anche lui: "Quando sono a posto, riesco a guidare sempre molto veloce. In queste condizioni fare il giro veloce in gara ti viene facile, perché riesci a tenere il ritmo degli altri senza rischiare tutto o guidare al 100%. Domenica, per esempio, ho guidato sempre con molto margine e sono riuscito a tenere la situazione sotto controllo. Alla fine solo all'ultimo giro ho spinto veramente, prima sono andato in progressione, ma con molta calma e lucidità, perché non volevo assolutamente sbagliare. Però credo che quando la situazione è perfetta, puoi fare un weekend perfetto come quello che abbiamo fatto noi in Austria".

Recentemente poi si è sentito parlare di una certa differenza di potenza tra la GP15 e la Desmosedici GP, ma Iannone non crede che sia poi così ampio il divario: "Faccio veramente fatica a rispondere, dovrei confrontare un po' i dati. L'anno scorso però la mia GP15 andava veramente molto forte e non penso più piano di questa. Quest'anno però è cambiata l'elettronica e bisogna saper sfruttare bene l'acceleratore, perché anche un'impennata può penalizzare molto la velocità di punta. Bisogna fare delle cose sulla moto che ti aiutano molto in accelerazione, perché i controlli che abbiamo adesso lo fanno molto meno rispetto all'anno scorso. Per esempio, io in Austria togliendo le ali più basse per assurdo arrivavo in fondo con meno velocità, perché perdevo nella prima parte dell'accelerazione. Molte volte in MotoGP ci sono tanti aspetti che possono fare la differenza, ma non credo che tra GP15 e GP16 ci sia tutta questa differenza di potenza. Se ci sono 4 o 5 cavalli credo che siano tanti".

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