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Iannone: "Bella soddisfazione dopo tutto quello che hanno detto su di me"

Il pilota di Vasto crede che i risultati delle ultime due gare siano la riprova del fatto che lui e la Suzuki non hanno mai mollato. Oggi in Australia ha lottato a lungo per il podio, chiudendo sesto: ora bisogna continuare così.

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing, Valentino Rossi
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

La musica sembra essere decisamente cambiata per Andrea Iannone e la Suzuki da due gare a questa parte. Il test di Aragon ha fatto progredire decisamente la GSX-RR e i risultati si vedono. Dopo il quarto posto sotto al diluvio in Giappone, oggi è arrivata un'altra gara da protagonista a Phillip Island, conclusa al sesto posto dopo aver battagliato per il podio fino a pochissimi giri dal termine.

Il pilota di Vasto, infatti, si è detto soddisfatto della prestazione offerta oggi, anche se c'è anche un pizzico di rammarico per non essere riuscito a concretizzare un podio che sarebbe stato davvero un risultato eclatante. Nel finale però ha accusato un forte calo del grip al posteriore, che gli è costato diverse posizioni e non ha potuto fare nulla per difendersi da chi lo seguiva.

"Sono contento per la gara che ho fatto, anche se dispiace non essere sul podio dopo una gara così. Però posso farci poco, nel senso che io ce l'ho messa tutta e credo di essere andato sopra ad alcuni limiti. Alla fine non riuscivo più a gestire la gomma posteriore, perché non avevo più una buona trazione in uscita dalle curve, quindi mi superavano sul rettilineo" ha detto Iannone.

Poi ha riservato qualche carezza ai suoi ragazzi ed al reparto corse di Hamamatsu, che gli ha dato delle rassicurazioni importanti in ottica 2018.

"Devo ammettere che la Suzuki sta facendo un ottimo lavoro ed abbiamo reagito in maniera molto positiva ad un anno molto difficile. Veniamo da un'altra gara positiva come quella in Giappone, dove ho anche avuto modo di parlare con quasi tutte le persone che fanno parte del progetto e mi hanno assicurato che l'anno prossimo proveranno a darmi ciò di cui ho bisogno".

La speranza ora sarebbe quella di proseguire con questo trend positivo anche nelle ultime due gare, anche se Sepang e Valencia non si presentano come due piste particolarmente favorevoli alle caratteristiche della GSX-RR.

"Comunque sono contento perché i risultati stanno cominciando ad arrivare. Speriamo di essere abbastanza competitivi anche nelle ultime due gare, anche se sulla carta sono piste più difficili. Vediamo cosa salterà fuori".

Dopo la seconda bella prestazione consecutiva, "The Maniac" ha preso anche la palla al balzo per rispedire al mittente le critiche di tutti quelli che lo hanno attaccato nei mesi più difficili di questo primo anno in Suzuki.

"Per quante ne abbiamo sentite dire sul mio conto e sulla Suzuki, penso che sia una soddisfazione indubbiamente importante. Oggi mi sono sentito dire: ci hai ricordato quanto sei forte. Ma io quello non me lo sono mai scordato e non ho mai smesso di credere nelle mie potenziale. Ho lavorato a testa bassa per cercare di ritornare nelle posizioni in cui dobbiamo stare e quindi mi meraviglio se qualcuno ha ancora dei dubbi. Ora vediamo di continuare a lavorare bene e di partire forte a Valencia per un 2018 come lo vogliamo tutti".

Quella di oggi è stata una gara estremamente combattuta, con diversi contatti al limite, e tra i suoi colleghi alcuni lo hanno indicato come il più aggressivo in pista. Andrea però ritiene che ci siano un po' di preconcetti nei suoi confronti probabilmente.

"E' stata una bella gara. Io penso di essere un pilota aggressivo, ma pulito. Ovviamente se io faccio qualche manovra particolare, viene tutto amplificato. In Giappone Crutchlow ha steso Lorenzo ed è finita lì. Se lo avessi fatto io, ne avrebbero parlato per sei mesi, additandomi come un criminale che ha fatto 10 omicidi".

Informazioni aggiuntive di Andrew van Leeuwen

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