Iannone avverte Lorenzo: "E' dura adattarsi alla Ducati. Deve usare l'istinto"
Andrea Iannone, oggi pilota ufficiale del team Suzuki MotoGP, spiega come Lorenzo dovrà fare per adattarsi velocemente alla Ducati e iniziare a sfruttarne il vero potenziale.
Foto di: Ducati Corse
Se c'è una voce autorevole nel paddock della MotoGP capace di dare un giudizio sulle difficoltà che sta incontrando Jorge Lorenzo ad adattarsi alla Ducati Desmosedici è quella di Andrea Iannone.
Il pilota italiano è stato pilota Ducati nel team ufficiale nelle ultime due stagioni e, nel 2013 e 2014, ha guidato per il team satellite Pramac Ducati. Dal termine della passata stagione, il rider di Vasto è diventato uno dei due piloti di punta del team ufficiale Suzuki.
In pochi conoscono bene pregi e difetti della Ducati come Iannone, il quale sta cercando di adattarsi a sua volta il prima possibile alla GSX-RR. Teoricamente la moto giapponese dovrebbe essere meno impegnativa rispetto alla Desmosedici.
Il passaggio di Iannone dalla Ducati alla Suzuki è sicuramente meno traumatico rispetto a quello di Lorenzo, passato dalla Yamaha alla Ducati. Questa differenza si può notare bene nella graduatoria dei tempi dei test svolti sino a ora. E' chiaro come il maiorchino stia soffrendo di più nel cercare di trovare il modo giusto di guidare la nuova moto.
Al termine dei test svolti di recente è stato chiaro come Lorenzo abbia faticato, chiudendo abbastanza distante dai piloti migliori in termini di prestazione pura. Sono stati oltre 8 i decimi di gap da Maverick Vinales, leader della graduatoria in sella alla ex moto di Lorenzo.
"E' un compito duro adattarsi alla Ducati. La Rossa è una moto che ha bisogno di essere guidata con uno stile completamente differente rispetto alle altre", ha affermato Iannone a Motorsport.com. "E' diventato più facile solo nelle ultime stagioni. La moto richiede uno stile particolare di guida, ma ha anche il potenziale per essere competitiva. Devi solo trovare il modo di guidarla come si deve".
"Saltare da una moto all'altra richiede spesso un cambio radicale riguardo il proprio stile di guida. Questo ti costringe a pensare molto e pensare in questo modo non fa altro che renderti più lento", ha proseguito il pilota nativo di Vasto.
"Ti devi adattare presto alla nuova moto, così da guidare istintivamente, così come facevi sulla moto che usavi in precedenza. Se il tuo istinto ti fa guidare come facevi con la moto precedente, allora sarai destinato a perdere un sacco di tempo e a non migliorare", ha concluso l'abruzzese.
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