Iannone: "Almeno sono riuscito a terminare la gara..."
Il pilota della Ducati prova a guardare al bicchiere mezzo pieno, anche se la sua gomma anteriore si è letteralmente sbriciolata quando era al comando, facendo precipitare solamente all'ottavo posto finale.
Foto di: Toni Börner
Dopo la vittoria del Red Bull Ring, Andrea Iannone oggi è rimasto al comando del GP di Repubblica Ceca fino a sette giri dalla conclusione, guidando con grande autorità e dando la sensazione di poter provare a concere il bis sulla pista umida.
A poche tornate dal termine però è arrivata la doccia fredda: la gomma anteriore si è letteralmente sbriciolata, stessa cosa che è capitata tra gli altri anche ad Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Scott Redding, quindi a buona parte di quelli che come lui avevano scelto di montare la gomma soft da bagnato. A quel punto non ha potuto fare altro che limitare i danni e provare a portare la sua Ducati al traguardo, chiudendo ottavo.
"Cosa devo dire? Sono sicuramente partito molto bene, poi sono stato tre quarti di gara in testa. Mi sentivo bene, avevo un buon feeling con la moto e non ho mai spinto al 100%, cercando di salvaguardare un po' le gomme. Anche se come altri ho avuto un grosso problema con la gomma anteriore, guardo al bicchiere mezzo pieno e dico che almeno sono riuscito a terminare la gara, guadagnando qualche punto" ha detto il pilota di Vasto.
"Peccato perché credo che sull'asciutto avremmo potuto disputare una bellissima gara, ma ultimamente ci capitano queste gare in cui arrivi in griglia e la pista non è completamente bagnata, ma tende ad asciugarsi. In queste condizioni è davvero difficile capire quali gomme utilizzare o che strategia impostare. Credo che questo ci servirà da lezione per il futuro, perché abbiamo conosciuto meglio il comportamento delle gomme da bagnato, anche se ci è costato la gara. E' andata così, mi dispiace molto, perché è un altro weekend in cui abbiamo raccolto troppo poco per le nostre potenzialità. Ora dobbiamo guardare avanti, perché ci mancano ancora sette gare e credo che abbiamo raggiunto un ottimo livello. Sono tranquillo almeno su questo aspetto" ha aggiunto.
La gomma giusta quindi era la dura sia all'anteriore che al posteriore, come ha fatto capire il vincitore Cal Crutchlow, ma non era un azzardo semplice: "Probabilmente oggi c'era da azzardare su delle gomme un po' più dure, ma non era così semplice perché durante il giro di uscita dal box l'abbiamo provata, facendo anche due giri ripassando dal box, e il feeling non era buono. Inoltre c'era poco grip. Visto che ad Assen avevamo patito proprio problemi di grip, abbiamo optato per la soft, ma anche Marquez ha fatto la nostra stessa scelta ed è arrivato sul podio. A volte quindi è difficile capire perché accadono alcune cose ad alcuni e ad altri no".
Quando poi gli è stato chiesto di provare ha spiegare questa cosa, ha aggiunto: "Marc è un pilota piccolino e leggero, quindi secondo me sulle gomme spinge un po' meno, così come Pedrosa. Anche Barberà è un pilota piccolo, però dall'altra parte c'è Baz che è un pilota molto grande. Anche il bilanciamento della moto però penso che possa influire in certi aspetti. In ogni caso resto convinto che la gomma davanti non fosse la scelta più adatta alle condizioni che c'erano oggi. Ovviamente quando ti aspetti un "flag to flag" ragioni su una prima parte di gara veloce prima del cambio moto, ma poi vedevo che la pista non si asciugava mai. Ad un certo punto ha anche piovviginato nella parte dietro della pista e speravo che arrivasse tanta acqua, invece non è stato così. Credo comunque che con la pista completamente bagnata o asciutta, avremmo potuto dire la nostra, perché avevamo uno dei migliori passi gara. Questo deve farci restare ottimisti".
Pure lui, come tanti altri, era convinto che si sarebbe arrivati al cambio moto, ma l'asfalto di Brno non si è asciugato rapidamente come sperato: "Io ero convinto che ad un certo punto saremmo rientrati a cambiare la pista, perché in Germania la pista si era asciugata molto velocemente, mentre qui ci sono voluti tanti giri per creare la linea asciutta in traiettoria. Probabilmente sarei rientrato quando mancavano sei o sette giri alla fine, ma ormai era troppo tardi, anche perché poi non rientrava nessun'altro".
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