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Iannone: "Alla Ducati non mancano i piloti. Non sono inferiore a nessuno"

Il pilota di Vasto risponde alle dichiarazioni di Lorenzo e Suppo, aggiungendo: "Ho imparato da Dovi la costanza di rendimento in gara e nel corso della stagione. Ora sono molto più completo".

Andrea Iannone, Ducati Team

Foto di: Ducati Corse

Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Ducati Team, dettaglio sul logo
Andrea Iannone, Ducati Team

Per Andrea Iannone il 2016 sarà la seconda stagione da pilota titolare Ducati Corse. Lo scorso anno il pilota di Vasto ha sorpreso per la grande consistenza in gara, unita alla solita grinta già mostrata sin dagli albori della sua carriera. Nel Mondiale che scatterà tra meno di un mese il pilota di Vasto sarà chiamato a confermarsi e a cercare la prima vittoria in MotoGp.

"Bisogna migliorarsi sempre. Dopo il 2015 ho dimostrato di migliorare gara dopo gara, di andare in progressione nel corso dell'anno e migliorare ancora vero la fine dell'anno dove ho disputato delle gare incredibili. Sono tranquillo e soddisfatto, anche se non è mai facile mantenere fede a determinate aspettative, perché sono molto alte. Più vai verso l'alto e più le cose diventano difficili, ma noi non possiamo fare altro che provarci e crederci", ha dichiarato ai microfoni di it.motorsport.com.

Dall'Igna ha parlato di un 2015 fatto di alti e bassi, mentre il 2016 si cercherà la costanza. Cosa vi serve a livello tecnico per raggiungere questo obiettivo?
"Credo che nel 2015 questi alti e bassi possano avere una spiegazione. Ovvero essere arrivati in Qatar con una moto completamente nuova. Avevamo un'esperienza legata alle prestazioni della moto molto limitata, dunque molte cose le abbiamo scoperte affrontando le gare non avendo a disposizione tante giornate di test. Così a volte puoi raggiungere la strada ideale in poco tempo, mentre altre volte ci metti tanto per farlo. In generale abbiamo gestito bene la stagione. Da parte mia credo di aver dimostrato tutto l'impegno anche quando le cose non andavano al 100%. CI ho sempre provato ed è un aspetto molto importante da tenere in considerazione".

Suppo e Lorenzo hanno detto che alla Ducati mancano i piloti. Tu cosa rispondi?
"Credo che la Ducati abbia due piloti veri. Non mancano i piloti. Io mi sento di essere un pilota veloce, non mi sono mai sentito inferiore a nessuno. Ho sempre cercato di imparare. C'è qualcuno che riesce a fare le cose prima di te e meglio di te, ma a volte sei tu che riesci a farlo. Ho sempre avuto l'umiltà giusta per sapere quanto imparare da qualcuno. Credo di esserci riuscito soprattutto da quando sono in Ducati. Da Dovi ho imparato una cosa molto importante, che è la costanza e la gestione di un campionato. L'ho messa in atto. In passato ho vinto. Ho mostrato di saperlo fare e ora devo tornare a farlo, mischiando questi due aspetti con costanza. Unendo quello che ho imparato nel 2015 a quello che già possedevo penso sia il mix perfetto. Quello che mi manca rispetto ai piloti che mi precedono nel Mondiale è proprio aver vinto un campionato del Mondo, ma potrei tranquillamente spiegare a Jorge e a Livio per quale motivo sia arrivata questa situazione. Non credo però sia necessario. Jorge è un grandissimo pilota e Livio un grandissimo uomo, oltre a essere un grande manager, quindi sanno benissimo riflettere e valutare le situazioni da soli".

Siete tutti in scadenza di contratto. Quanto influirà questo aspetto sulla vostra stagione?
"Sono molto tranquillo sotto questo punto di vista. Vedremo cosa succederà".

Com'è cambiato il tuo stile di guida dopo il passaggio dalle gomme Bridgestone a quelle Michelin?
"Lo stile di guida è un po' diverso rispetto a quello che avevo con le vecchie gomme, però ci vorrà ancora un po' di tempo. L'apprendistato non è così naturale. Però ci si arriverà, sia con gomme che con l'elettronica".

Secondo te ci saranno molti cambiamenti di valori nel corso della stagione?
"Secondo me non sarà affatto un campionato scontato. Non che lo sia sempre stato, il 2015 ne è dimostrazione. Ma le carte in tavola saranno spesso sparigliate. Potremmo vivere momenti inaspettati con molta frequenza. Abbiamo potuto vedere come i team satellite si siano avvicinati a quelli ufficiali, anche con moto più vecchie delle nostre, quindi sarà un bel campionato e sarà molto diverso dal solito".

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