Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Iannone: "Aleix ha imparato a convivere con i difetti dell'Aprilia, io voglio risolverli"

Entrambi i piloti della Casa di Noale ritengono che il problema principale della RS-GP sia il traction control, ma se lo spagnolo prova ad adattarsi ai difetti, il pilota di Vasto per ora non vuole guardare ai risultati e preferisce far progredire la moto.

Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini

Gold and Goose / Motorsport Images

L'avvio della sua avventura in Aprilia è stato tutt'altro che semplice, ma Andrea Iannone continua a mostrare una calma ed una serenità che in passato ha mostrato raramente nei momenti di difficoltà. Il motivo è semplice e lo ha spiegato oggi, al suo arrivo a Jerez, dicendo che in questo momento i risultati non contano per lui, ma che la cosa più importante è cercare di rendere la RS-GP una moto competitiva.

Ma oggi è andato oltre, spiegando altre cose interessanti riguardo al confronto con il suo compagno di squadra Aleix Espargaro. Lo spagnolo per il momento è stato in grado di offrire anche delle prestazioni da top 10, ma secondo lui il motivo è semplice: ormai Aleix si è abituato ai difetti della moto di Noale e quindi non cerca di migliorarli, ma di adattare la sua guida. E secondo "The Maniac" in questo modo non si arriverà mai a realizzare una moto realmente competitiva.

"Aprilia sta lavorando e devo dire che ad ogni gara tentano di portare qualcosina, che sia migliorativo o qualcosa di diverso, lo dobbiamo verificare. Come ho detto anche ad Austin, in alcuni casi potremmo fare anche meglio, ma non è possibile perché stiamo usando anche i weekend per sviluppare. E la responsabilità di questo è sulle mie spalle, quindi molte volte devo sacrificarmi per portare avanti questo lavoro" ha detto Iannone.

"Aleix ormai si è abituato alla moto e quindi lui molti difetti non li vede. Gli succedono alcune cose che derivano da altre lui non si lamenta. Magari poi lo fa solo dopo che è caduto, dicendo che non è possibile. Questo succede perché ormai lui ha imparato a passare sopra a certe cose, a conviverci, ma che vanno risolte" ha aggiunto.

Sulle differenze di approccio tra lui ed il compagno di box poi ha proseguito: "Io non voglio adattarmi a questo modo di lavorare, perché non è produttivo. Cioè, voglio adattarmi all'Aprilia, ma nel modo giusto. Se l'elettronica c'è, deve essere sfruttata al meglio, non dobbiamo essere noi a fare tutto, anche perché per il pilota ci sono sempre dei limiti umani. Aleix guida forte, ma guida questa moto da tre anna e si adatta alle sue problematiche. Io piuttosto preferisco andare più piano per far capire come deve comportarsi una moto durante una gara, per fare dei passi avanti e vederli nel tempo. Per questo sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo e in questo momento dei risultati".

Andrea poi ha concluso spiegando che lo stesso Espargaro ha capito che non è questo il modo giusto di lavorare per crescere: "Aleix ha avuto modo di notare tante cose vedendo la mia guida e si è reso conto che in questo modo non si farà mai una moto da podio, perché determinati vantaggi che hanno gli altri non li provi neanche a creare. Io sono felice di portare il mio contributo, ma devo dare ad Aprilia il tempo di metabolizzare e di reagire. Questo sta succedendo, ma bisogna avere pazienza. Sono molto tranquillo perché devo scegliere tra provare a costruire una moto competitiva o cercare la prestazione. Ma se io scelto la prestazione, chi la fa l'altra cosa?".

Cosa che in effetti è stata confermata dallo stesso Aleix, quando è stato il momento del suo debrief: "Il mio è il modo giusto di guidare l'Aprilia, ma non è la strada giusta per vincere. L'ho capito soprattutto dopo l'arrivo di Andrea, che ha portato nuove idee ed informazioni su come lavorano Ducati e Suzuki".

Poi è entrato più nel dettaglio: "Per esempio, ha detto che io uso troppo poco traction control, ma lo faccio perché altrimenti l'accelerazione della moto è troppo poca. Mi ha detto: 'ok, sei veloce con poco TC, ma non è questo il modo giusto di guidare. E' pericoloso e molto fisico, quindi dobbiamo migliorare il controllo di trazione. Io comunque voglio cercare di guidare al massimo la moto per cercare di ottenere i migliori risultati possibili, ma resta il fatto che dobbiamo migliorare anche la moto" ha concluso Aleix.

Informazioni aggiuntive di Lena Buffa

Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
13

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Ducati, Dovizioso: "A Jerez possiamo fare meglio che in passato, siamo migliorati"
Prossimo Articolo Dovizioso: "A Jerez non sono mai andato a podio, ma ora la Ducati può aiutarmi"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia