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I piloti chiedono maggior rigidità sulla regola dei track limits

Aleix Espargaro in particolare ha rivelato che i piloti hanno spinto molto per far sì che le regole sui track limits in MotoGP siano più severe di quelle attuali.

Danilo Petrucci, KTM Tech3

Danilo Petrucci, KTM Tech3

Gold and Goose / Motorsport Images

Le attuali regole sui track limits in MotoGP stabiliscono che nelle gare un pilota può correre sull'area verde fuori dai cordoli per tre volte prima di ricevere un avvertimento. Un pilota è quindi autorizzato a un'altra violazione dei limiti della pista prima che una quinta violazione gli faccia guadagnare una penalità di un long lap penalty o una sanzione sul tempo.

La MotoGP ha dato un giro di vite al controllo dei track limits per il 2021, installando sensori di pressione sulle aree verdi per verificare con maggiore accuratezza i piloti che violano le regole e impedire loro di guadagnare un vantaggio. Tuttavia, le regole sui track limits MotoGP sono state sotto tiro nelle ultime gare, in particolare per una serie di incidenti al Mugello.

Nella gara della Moto2, Joe Roberts ha perso il podio per aver corso sull'area dipinta di verde alla Curva 6 durante l'ultimo giro, poiché la direzione di gara ha ritenuto che i piloti guadagnassero mezzo secondo facendo così in quel punto del circuito. In MotoGP, Miguel Oliveira è stato retrocesso al terzo posto dietro Joan Mir per aver fatto lo stesso di Roberts, salvo poi essere riammesso in seconda posizione quando è stato visto che anche il pilota Suzuki aveva commesso la stessa infrazione.

Affrontando le voci di un potenziale cambiamento delle regole sui track limits, nel venerdì del Gran Premio d’Olanda Aleix Espargaro ha detto che c’erano discussioni in corso per rendere il regolamento più rigido: “La mia opinione è che, se decidessi la regola, i piloti potrebbero avere solo una possibilità di andare sul verde e la seconda garantirebbe un long lap penalty. Perché dovresti avere quattro possibilità di toccare il verde?”.

"In passato era molto scivoloso, non era asfalto – prosegue il pilota Aprilia – Quindi, se la toccavi una volta perdevi tre, quattro secondi, o se era qui ad Assen e pioveva la notte prima potevi cadere. Quindi perché permettiamo di toccare il verde quattro volte? Non capisco questa regola, quindi stiamo spingendo molto negli ultimi mesi per rimuoverla. Spero che sia giusta un’ammonizione alla prima uscita, in termini di sicurezza, ma sulla seconda si ottiene un long lap penalty. Devono decidere e spero che sia così”.

Il leader del mondiale Fabio Quartararo aveva già detto in precedenza, a proposito dei track limits, che la MotoGP stava esagerando con questa regola, prendendo di mira in particolare la penalità di tre secondi che ha ricevuto a Barcellona per aver tagliato la prima chicane e non aver ceduto la posizione a Jack Miller. Questa affermazione aveva creato tensioni e i due avevano avuto uno scambio teso su questa regola durante la conferenza stampa del giovedì al Sachsenring, dove Miller ha notato che i piloti della Safety Commission  hanno spinto per fare di più sui track limits come una questione di sicurezza.

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