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I piloti apprezzano la nuova politica più rigida sui track limits

Anche se andare oltre i limiti consentiti della pista può costare la cancellazione dei tempi, i big della MotoGP credono che questo possa essere uno step importante dal punto di vista della sicurezza, evitando incidenti pericolosi.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Repsol Media

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Team Suzuki Ecstar MotoGP
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Nelle ultime gare la Race Direction della MotoGP è diventata meno permissiva per quanto riguarda il rispetto dei limiti della pista. Una scelta che ha portato alla cancellazione di tantissimi tempi, ma che sembra trovare il parere favorevole dei piloti, che ritengono che questo possa essere un accorgimento utile a fare uno step in termini di sicurezza.

Qui a Misano il punto più incriminato era l'uscita della curva 16, quella che immette sul rettilineo di partenza. La direzione gara ha infatti avvisato i piloti che sarebbero stati transitati sul triangolino di vernice rossa che si trova alla fine del cordolo si sarebbero visti cancellare il proprio crono.

Indicazione che è stata rispettata alla regola e che avrebbe anche potuto costare la prima fila a Valentino Rossi, che prima del tempo che lo ha portato al secondo posto in griglia, si era visto invalidare un'altra prestazione che gli sarebbe valsa la stessa posizione.

Nonostante questo, il "Dottore" è favorevole a questo tipo di approccio: "Penso che sia meglio così. A volte puoi avere il problema che ti viene cancellato il tempo e questo genera più lavoro alla direzione gara, ma a livello di sicurezza è un grande miglioramento. Se vai largo in un punto come la curva 16 e tocchi l'erba, è molto pericoloso perché sei già molto veloce. Per questo penso che sia una buona idea".

Anche Jorge Lorenzo sembra pensarla alla stessa maniera: "Preferisco così, anche se c'è più lavoro per la direzione gara, perché devono tenere gli occhi aperti per evitare che qualcuno possa trarre vantaggio andando fuori dalla pista. In certi punti, mettendo la gomma posteriore sulla terra, si possono verificare degli incidenti molto pericolosi. Ovviamente, bisogna analizzare se si può migliorare il sistema per il futuro, ma al momento preferisco così".

E al coro si è unito pure Maverick Vinales: "Per me è una buona idea, perché in un punto come la curva 16 tutti tendono ad arrivare il più vicino possibile alla terra per avere più velocità. Questo chiaramente ha modificato un po' la linea naturale della curva, ma penso che avere più margine possa essere utile in termini di sicurezza".

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